Corte di Cassazione, sez. VI Civile, Ordinanza n.29044 del 11/11/2019

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCCI Mauro – Presidente –

Dott. CONTI Roberto Giovanni – rel. Consigliere –

Dott. DELLI PRISCOLI Lorenzo – Consigliere –

Dott. GORI Pierpaolo – Consigliere –

Dott. CAPOZZI Raffaele – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 7182-2019 proposto da:

IAP SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA POMARICO 60, presso lo studio dell’avvocato CORRADO CICIONI, rappresentata e difesa dall’avvocato VINCENZO FARINA;

– ricorrente –

contro

MT ATI AZIENDA TABACCHI ITALIANI SRL, COMUNE DI MADDALONI;

– intimati –

avverso l’ordinanza n. 2663/2018 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE di ROMA, depositata il 02/02/2018;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non partecipata del 26/06/2019 dal Consigliere Relatore Dott. ROBERTO GIOVANNI CONTI.

FATTI E RAGIONI DELLA DECISIONE Rilevato che, in data 19.02.2019, la IAP S.r.l. ha depositato istanza di correzione dell’errore materiale ai sensi dell’art. 391 bis c.p.c., dell’ordinanza n. 2663/2018, della Sesta Sezione Civile, pubblicata in data 02.02.2018, con la quale veniva rigettato il ricorso della società e disposto, fra l’altro che “(…) condanna la società ricorrente a pagare il Comune di Maddaloni, in persona del Sindaco, le spese di lite del presente giudizio (…);

rilevato che l’istanza è stata ritualmente comunicata alla controparte;

rilevato che si verte di errore materiale, atteso che l’unica parte convenuta costituita nel giudizio R.G. n. 1958/2017 risulta essere la società IAP s.r.l.;

rilevato che il ricorso è fondato.

P.Q.M.

Visto l’art. 391 bis c.p.c., dispone la correzione materiale dell’ordinanza della Corte di Cassazione n. 2663/2018 sostituendo all’espressione “Comune di Maddaloni, in persona del Sindaco” contenuta nella parte dispositiva, quella corretta “IAP s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore”.

Così deciso in Roma, il 26 giugno 2019.

Depositato in Cancelleria il 11 novembre 2019