LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 2
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Presidente –
Dott. SCARPA Antonio – Consigliere –
Dott. GIANNACCARI Rossana – Consigliere –
Dott. DONGIACOMO Giuseppe – Consigliere –
Dott. OLIVA Stefano – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 13835 – 2020 proposto da:
C.D., elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GIULIA n. 66, presso lo studio dell’avvocato ROBERTO D’ATRI, che lo rappresenta e difende;
– ricorrente –
contro
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA e MINISTERO ECONOMIA FINANZE;
– intimati –
avverso l’ordinanza n. 5920/2020 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE di ROMA, depositata il 03/03/2020;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 22/10/2020 dal Consigliere Dott. STEFANO OLIVA.
FATTI DI CAUSA
Con ricorso ai sensi dell’art. 391 – bis c.p.c., C.D. invocava la correzione dell’errore materiale dell’ordinanza n. 15693 del 2019 di questa Corte, depositata in data 11.6.2019.
Il ricorso veniva accolto con ordinanza di correzione dell’errore materiale n. 5920 del 2020, depositata in data 3.3.2020.
Veniva tuttavia rilevato un ulteriore errore materiale nell’ordinanza di correzione e veniva quindi iscritto d’ufficio nuovo procedimento di correzione.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Nell’ordinanza di correzione n. 5920 del 2020 è stato erroneamente indicato, nella prima pagina, quintultimo rigo, nella seconda pagina, terzo rigo, e nella quinta pagina, al secondo rigo del dispositivo, il numero “15639/2019” in luogo di quello corretto “15693/2019”. Va di conseguenza disposta la correzione dell’errore materiale suindicato.
Nulla per le spese, trattandosi di procedimento di correzione dell’errore materiale, iscritto – peraltro – d’ufficio.
PQM
la corte dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nell’ordinanza n. 5920 del 2020, nel senso che il numero “15639/2019” indicato nella prima pagina, quintultimo rigo, nella seconda pagina, terzo rigo, e nella quinta pagina, secondo rigo del dispositivo, vada sostituito dal numero “15693/2019”.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della sesta sezione civile, il 22 ottobre 2020.
Depositato in Cancelleria il 13 novembre 2020