LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONI UNITE CIVILI
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. CURZIO Pietro – Primo Presidente –
Dott. D’ASCOLA Pasquale – Presidente di sez. –
Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Presidente di sez. –
Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere –
Dott. FERRO Massimo – Consigliere –
Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere –
Dott. RUBINO Lina – Consigliere –
Dott. MAROTTA Caterina – Consigliere –
Dott. CONTI Roberto Giovanni – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 5394-2020 proposto da:
D.M.A., elettivamente domiciliata in ROMA, CORSO VITTORIO EMANUELE II 18, presso lo STUDIO GREZ & ASSOCIATI SRL, rappresentata e difesa dall’avvocato ALBERTO CHIARELLI;
– ricorrente –
contro
COMUNE DI MASSA, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, CORSO VITTORIO EMANUELE II 18, presso lo studio dell’avvocato DOMENICO IARIA, rappresentato e difeso dagli avvocati MANUELA PELLEGRINI, e FRANCESCA PANESI;
CONSORZIO 1 TOSCANA NORD, in persona del Presidente pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, CORSO VITORIO EMANUELE II 18, presso lo STUDIO LEGALE LESSONA, rappresentato e difeso dall’avvocato VITTORIO CHIERRONI;
REGIONE TOSCANA, in persona del Presidente pro tempore della Giunta Regionale, elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA BARBERINI 12, presso lo studio dell’avvocato MARCELLO CECCHETTI, rappresentata e difesa dall’avvocato GIUSEPPE VINCELLI;
– controricorrenti –
avverso la sentenza n. 201/2019 del TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE, depositata il 28/10/2019;
Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 06/07/2021 dal Consigliere Dott. ROBERTO GIOVANNI CONTI.
FATTI DI CAUSA E RAGIONI DELLA DECISIONE
D.M.A. ha proposto ricorso per cassazione innanzi a queste Sezioni Unite contro il Comune di Massa e nei confronti della Regione Toscana, impugnando la sentenza resa dal Tribunale Superiore delle acque pubbliche n. 201/2019, depositata il 28 ottobre 2019 con la quale è stato respinto il ricorso proposto dalla suddetta volto all’annullamento del provvedimento del Comune di Massa, Settore 5 Pianificazione del territorio ed edilizia privata, con il quale, in data 8.3.2018, è stata confermata la sospensione dei lavori in relazione alla SCIA presentata dalla ricorrente in relazione alla ristrutturazione con addizione volumetrica per la realizzazione di un locale tecnico ad una distanza di circa otto metri dal ciglio di sponda di un fosso, in relazione al vincolo di cui al R.D. n. 523 del 1904, art. 96, lett. f) non risultando rispettato il divieto di cui alla L.R. n. 21 del 2012, art. 1 che vieta nuove edificazioni a distanza inferiore a 10 metri dai corsi d’acqua del reticolo idrografico di cui all’art. 22 stessa legge.
Si sono costituiti con controricorso il Consorzio Toscana Nord, la Regione Toscana e il Comune di Massa.
La D.M., con atti di rinuncia rispettivamente depositati il 15 dicembre 2020 ed il 30 giugno 2021, sottoscritti anche dai difensori della Regione Toscana, del Comune di Massa e del Consorzio I Toscana Nord, ha dichiarato di rinunziare al ricorso proposto nei confronti di tutte le parti del giudizio di cassazione che hanno accettato la rinuncia chiedendo la compensazione delle spese del giudizio.
La causa è stata posta in decisione all’udienza del 6 luglio 2021.
Va dichiarata l’estinzione del giudizio con compensazione di spese tra tutte le parti in relazione alla rinunzia al ricorso accettata.
Nulla sulle spese.
P.Q.M.
Dichiara estinto il giudizio.
Così deciso in Roma, il 6 luglio 2021.
Depositato in Cancelleria il 28 luglio 2021