LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 2
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. ORILIA Lorenzo – Presidente –
Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere –
Dott. ABETE Luigi – Consigliere –
Dott. GIANNACCARI Rossana – rel. Consigliere –
Dott. DONGIACOMO Giuseppe – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso 25277-2020 proposto da:
A.P., A.D., elettivamente domiciliati in ROMA, VIA F DENZA 3, presso lo studio dell’avvocato ANTONINO GALLETTI, rappresentati e difesi dall’avvocato RICCARDO BALATRI;
– ricorrenti –
contro
A.M.A., A.P.G., elettivamente domiciliati in ROMA, VIA LUDOVISI 35, presso lo studio dell’avvocato MARIO GIUSEPPE RIDOLA, rappresentati e difesi dall’avvocato SERGIO MENCHINI;
– controricorrenti –
avverso la sentenza n. 1688/2019 della CORTE D’APPELLO di GENOVA, depositata il 18/12/2019;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non partecipata del 18/11/2021 dal Consigliere Relatore Dott.ssa GIANNACCARI ROSSANA.
RITENUTO
che la questione relativa al requisito dell’apparenza della servitù, necessario ai fini del relativo acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia, in relazione all’esistenza di un “quid pluris” che dimostri la specifica destinazione del bene – nella specie la strada- all’esercizio della servitù non è caratterizzata dall’evidenza decisoria.
PQM
Rimette la causa alla pubblica udienza.
Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio della Sesta Sezione Civile -2 della Corte di cassazione, il 18 novembre 2021.
Depositato in Cancelleria il 8 febbraio 2022