Codice Penale > Articolo 624 bis - Furto in abitazione e furto con strappo

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Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, mediante introduzione in un edificio o in altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa, è punito con la reclusione da quattro a sette anni e con la multa da euro 927 a euro 1.500.

Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, strappandola di mano o di dosso alla persona.

La pena è della reclusione da da cinque a dieci anni e della multa da euro 1.000 a euro 2.500 se il reato è aggravato da una o più delle circostanze previste nel primo comma dell'articolo 625 ovvero se ricorre una o più delle circostanze indicate all'articolo 61.

Le circostanze attenuanti diverse da quelle previste dagli articoli 98 e 625 bis, concorrenti con una o più delle circostanze aggravanti di cui all'articolo 625, non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a queste e le diminuzioni si operano sulla quantità della stessa risultante dall'aumento conseguente alle predette circostanze aggravanti.

Corte Costituzionale, Sentenza n.171 del 27/11/2025

È non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 624-bis, commi secondo e terzo, c.p., sollevata in riferimento agli artt. 3 e 27, commi primo e terzo, Cost., nella parte in cui non prevede una circostanza attenuante della lieve entità per il furto con strappo, atteso che tale fattispecie, connotata da intrinseca gravità e da una portata offensiva omogenea, caratterizzata da violenza percepita e da costante intrusione nella sfera personale della vittima, non presenta una latitudine tipica tale da richiedere, al pari di rapina ed estorsione, una “valvola di sicurezza” attenuante rimessa al giudice, rientrando la scelta del legislatore, in assenza di manifesta sproporzione, nella sua discrezionalità in materia di trattamento sanzionatorio.

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