Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 150
4 Dicembre 2025
Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 4 dicembre 2025, alle ore 17.19 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
EDILIZIA
Delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni.
La delega autorizza il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a compiere un’ampia e organica revisione della normativa in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni, con l’obiettivo primario di semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi oggi disciplinati dal Testo Unico dell’edilizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. Il testo fa seguito al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, cosiddetto “Salva casa”, che ha operato una prima semplificazione.
L’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni ha la finalità, inoltre, di porre chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, garantendo il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), come strumento necessario per assicurare standard minimi uniformi.
L’intervento normativo riguarda, in primo luogo, la disciplina legislativa di settore relativa alla sicurezza delle costruzioni, che necessita di un aggiornamento alla luce delle moderne tecniche costruttive e delle accresciute esigenze di sicurezza sismica ed energetica.
Si prevede, inoltre, di favorire il coordinamento con le disposizioni urbanistiche e le altre normative di settore come la disciplina dei beni culturali e paesaggistici. Infine, si semplifica la dimostrazione dello stato legittimo degli immobili e si rafforza l’efficacia e la trasparenza delle procedure per il rilascio dei permessi di costruire, delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e degli altri titoli del settore edilizio.
ATTUAZIONE DELLO STATUTO DEL TRENTINO-ALTO ADIGE IN MATERIA DI ENERGIA
Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235, in materia di energia (decreto legislativo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha approvato un decreto legislativo che introduce norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235, in materia di energia.
Il provvedimento adegua la normativa delle Province autonome di Trento e di Bolzano alle più recenti disposizioni statali introdotte dalla legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207).
Si introduce una modifica alla vigente norma di attuazione, al fine di consentire, anche nelle Province autonome di Trento e di Bolzano, la possibilità di superare il termine di scadenza delle concessioni per la distribuzione dell’energia elettrica, attualmente fissato al 31 dicembre 2030, a fronte dell’approvazione di un piano di investimenti di durata massima pari a venti anni, in coerenza con quanto previsto a livello nazionale.
In ragione delle competenze provinciali in materia di distribuzione dell’energia elettrica, le Province autonome sono titolari del potere di concessione. In ogni caso, come previsto dalla norma, è necessario il coinvolgimento dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) nell’attività di valutazione dei piani straordinari di investimento. Rimane ferma la possibilità di affidare le concessioni mediante gara, che dovrà essere indetta entro il 31 dicembre 2025, come già previsto dall’articolo 1-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 1977.
NORME EUROPEE SULLA RESPONSABILITÀ CIVILE AUTO
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità.
Il provvedimento interviene per chiarire il perimetro di applicazione dell’obbligatorietà dell’assicurazione. In particolare, viene introdotta una specificazione della deroga all’obbligo assicurativo per i veicoli non idonei all'uso, includendo l’ipotesi in cui il veicolo sia privo di parti essenziali che lo rendano, in maniera stabile, inidoneo per il suo utilizzo.
Per i veicoli d'epoca e di interesse storico, si introduce la possibilità di adempiere all’obbligo assicurativo anche con schemi diversi dalla RC auto. Per i mezzi a utilizzo stagionale, viene prevista la facoltà di stipulare polizze di durata inferiore all’anno (c.d. polizze infrannuali). Infine, per le gare e le competizioni sportive di qualsiasi genere, l'organizzatore potrà contrarre in alternativa all'assicurazione RC auto, un’assicurazione generale per la responsabilità civile. Si interviene anche per ripristinare il compito dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) di vigilare sulla corretta alimentazione e gestione della banca dati elettronica contenente le informazioni sull'attestazione del rischio, con la facoltà di determinare le indicazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal modello europeo.
CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE
Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, recante approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica che introduce modifiche al D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223, recante “Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente”, al fine di adeguare il regolamento anagrafico all’introduzione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni e alla progressiva digitalizzazione dei servizi anagrafici.
Il provvedimento interviene sulle norme relative alla revisione anagrafica post censuaria e sugli adempimenti territoriali funzionali alle operazioni censuarie, garantendo l’integrazione con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e con le funzioni attribuite all’Istat dalla legge n. 1228 del 1954.
Il passaggio da un Censimento della popolazione di tipo tradizionale, svolto con cadenza decennale, al sistema del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, con cadenza annuale, richiede un adeguamento normativo.
Si introduce, dunque, un complesso di modifiche, tra le quali l’irreperibilità rilevata dal censimento, la razionalizzazione delle modalità di presentazione delle dichiarazioni anagrafiche, il supporto censuario agli accertamenti, l’iscrizione dei detenuti e internati stranieri privi di permesso di soggiorno, l’aggiornamento delle basi territoriali e dei piani topografici, le nuove istruzioni ISTAT per la codifica delle unità ecografiche e la vigilanza sulla qualità dei dati.
ORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI
1. Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2019, n. 78, recante organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell’interno (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che modifica il DPCM 11 giugno 2019, n. 78, relativo all’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale del Ministero dell’interno.
Il provvedimento interviene, in particolar modo, sull’assetto organizzativo del Dipartimento della pubblica sicurezza mediante norme che innovano le denominazioni di uffici e direzioni centrali.
2. Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2023, n. 186, recante riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che modifica il DPCM 30 ottobre 2023, n. 186, di riorganizzazione del Ministero. L'intervento adegua l'organizzazione alle disposizioni che prevedono l'istituzione di due nuovi Provveditorati interregionali o regionali per le opere pubbliche e l'istituzione della Struttura nazionale di supporto per i Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), al fine di garantire un più efficace svolgimento delle attribuzioni ministeriali.
PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, sei decreti legislativi e un regolamento da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica. I testi tengono conto, laddove previsti ed espressi, dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome o della Conferenza unificata e della Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato. Di seguito l’elenco dei provvedimenti approvati con l’indicazione dei Ministri proponenti.
INFORMATIVE
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha svolto una informativa in merito alle modalità con le quali proporre la proroga dei termini previsti da disposizioni legislative.
CONFESSIONI RELIGIOSE
Il Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lettera i), della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato l’approvazione dell’Intesa tra il Ministero dell’interno e la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per la nomina di un Sacerdote a supporto del coordinamento dei Sacerdoti che, a vario titolo, si dedicano all’assistenza spirituale dei fedeli cattolici in servizio presso i Comandi dei Vigili del Fuoco e l’autorizzazione alla sottoscrizione della stessa da parte del Ministro dell’interno, appositamente delegato dal Consiglio dei Ministri.
STATI DI EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
SCIOGLIMENTI DI CONSIGLI COMUNALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione della necessità di completare l’azione di risanamento dai condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato la proroga di sei mesi dello scioglimento dei consigli comunali di Stefanaconi (Vibo Valentia) e di Calvi Risorta (Caserta).
FONDO “DOPO DI NOI”
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha autorizzato, con deliberazione motivata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, lo stesso Ministro e il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli ad adottare il decreto interministeriale recante il riparto - per l’annualità 2024 - delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, ai sensi dei commi 1 e 2 dell’articolo 3 della legge 22 giugno 2016, n. 112, sul quale non è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza unificata.
La deliberazione tiene conto della necessità di scongiurare ulteriori ritardi nella procedura di riparto e assegnazione delle risorse alle singole regioni. Sul decreto è stato acquisito il parere della Commissione tecnica per i fabbisogni standard lo scorso 5 febbraio.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato ventinove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare:
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 18.18.