Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 152
22 Dicembre 2025
Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 22 dicembre 2025, alle ore 15.44 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
CONSULTAZIONI ELETTORALI E REFERENDARIE 2026
Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2026 (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2026.
Il provvedimento interviene per garantire l’ordinato svolgimento delle tornate elettorali previste per il prossimo anno, ottimizzando le procedure organizzative e i tempi delle operazioni di voto. Le norme rispondono all’esigenza di assicurare la massima partecipazione dei cittadini e l’efficienza della macchina amministrativa in occasione delle scadenze elettorali e referendarie. Il testo prevede il prolungamento delle operazioni di votazione, stabilendo che per le consultazioni dell’anno 2026 le urne rimangano aperte nella giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23, e nella giornata di lunedì, dalle ore 7 alle ore 15.
Tale misura mira a facilitare l’esercizio del diritto di voto, riducendo il rischio di affollamenti presso i seggi e garantendo un tempo congruo per l’afflusso degli elettori. Il decreto disciplina, inoltre, le modalità di accorpamento di diverse tipologie di consultazioni (cosiddetto election day), al fine di generare risparmi per la finanza pubblica e limitare i disagi per l’attività scolastica nei plessi sede di seggio. Vengono infine aggiornate le indennità spettanti ai componenti degli uffici elettorali di sezione e disciplinate le procedure per il riparto delle spese tra lo Stato e gli enti locali interessati.
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POLITICHE GIOVANILI E SERVIZIO CIVILE
Delega al Governo in materia di politiche per i giovani e Servizio civile universale (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo in materia di politiche per i giovani e servizio civile universale.
Il provvedimento si articola lungo due direttrici principali. Da un lato, conferisce deleghe legislative per il riordino e il coordinamento delle politiche nazionali per i giovani e per la revisione organica della normativa in materia di servizio civile universale; dall’altro, introduce disposizioni valide fin da subito per rivedere la disciplina e le finalità relative alla Carta Giovani nazionale e per istituire l’Osservatorio permanente per le politiche per i giovani.
La semplificazione e il riordino delle disposizioni vigenti mirano a garantire l’attuazione della Strategia dell’Unione europea per la gioventù, promuovendo la partecipazione dei giovani alla vita politica, economica e sociale, nel rispetto del principio di equità intergenerazionale. Il provvedimento italiano, in linea con la Strategia UE, definisce la categoria dei “giovani” come persone “di età compresa tra i 14 e i 30 anni”. In ambito nazionale la Strategia, con orizzonte temporale almeno quinquennale, sarà definita con un provvedimento condiviso tra Stato ed enti territoriali.
La delega per la revisione della normativa sul servizio civile universale è volta alla razionalizzazione e semplificazione delle procedure, anche mediante l’adozione di un testo unico. L’obiettivo è fornire agli operatori del settore un impianto logico e puntuale, valorizzare la capacità progettuale degli enti, rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo e promuovere la certificazione delle competenze acquisite dagli operatori volontari, in modo da favorire lo sviluppo del sistema di servizio civile in un’ottica di efficientamento e di migliore utilizzo delle risorse pubbliche.
Con disposizioni immediatamente operative, si prevede l’attribuzione gratuita della “Carta giovani nazionale” alle persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, quale strumento per l’accesso ai servizi istituzionali, per la fruizione agevolata di beni e servizi e per favorire la crescita personale, sociale e culturale dei beneficiari.
Infine, è istituito, presso il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Osservatorio permanente per le politiche per i giovani, quale sede di confronto e raccordo politico-strategico e funzionale tra le amministrazioni pubbliche interessate e l’organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani (Consiglio nazionale dei giovani).
GOVERNANCE PORTUALE E RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI
Riordino della legge 28 gennaio 1994, n. 84 in materia di governance portuale e rilancio degli investimenti in infrastrutture strategiche di trasporto marittimo di interesse generale (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di riordino della legge 28 gennaio 1994, n. 84 in materia di governance portuale e rilancio degli investimenti in infrastrutture strategiche di trasporto marittimo di interesse generale.
L’intervento legislativo mira a modernizzare profondamente il sistema portuale nazionale per accrescerne la competitività internazionale e favorire uno sviluppo integrato del settore logistico.
In coerenza con gli indirizzi strategici del “Piano del mare”, il provvedimento introduce rilevanti modifiche organizzative, tra cui l’istituzione della società “Porti d’Italia S.p.a.”. Questo nuovo organismo avrà il compito di supportare la realizzazione di infrastrutture di rilevanza internazionale e nazionale, potenziando l’intermodalità e lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
Il testo stabilisce norme rigorose per la separazione contabile e organizzativa all’interno delle Autorità di sistema portuale e disciplina la costituzione del “Fondo per le infrastrutture strategiche di trasporto marittimo”. La norma chiarisce che l’erogazione dei finanziamenti è subordinata alla verifica del rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, prevedendo la sospensione delle risorse per gli interventi non esenti da notifica fino all’avvenuta autorizzazione della Commissione europea, garantendo così la piena certezza giuridica degli investimenti.
Il disegno di legge prevede, inoltre, l’adozione, entro il 30 giugno 2026, di linee guida nazionali per la determinazione uniforme del canone demaniale, elaborate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti previo parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Per assicurare la massima trasparenza, le Autorità di sistema portuale avranno l’obbligo di aggiornare tempestivamente i dati delle concessioni nel Sistema Informativo del Demanio Marittimo (SID – il Portale del Mare). Il mancato assolvimento di tali obblighi informativi rileverà ai fini della valutazione della performance e della responsabilità dirigenziale, con la previsione di poteri sostitutivi in capo alla Direzione generale del Ministero. Nei casi più gravi di mancato adeguamento delle clausole concessorie al nuovo quadro regolatorio, il provvedimento arriva a disporre la revoca della concessione stessa.
Complessivamente, la riforma punta a semplificare le procedure amministrative, stimolare l’apporto di capitali privati e superare la frammentazione gestionale che ha finora limitato il potenziale dei porti italiani nel bacino del Mediterraneo, assicurando una visione strategica unitaria per l’intero Sistema Paese.
ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, ha approvato, in esame preliminare, tre decreti legislativi di attuazione di norme europee. Di seguito le principali previsioni dei tre provvedimenti con l’indicazione degli ulteriori ministri proponenti.
1. Completo adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2023/1543 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023, relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e per l’esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali (decreto legislativo – esame preliminare) (Ministro della giustizia)
Il provvedimento recepisce il cosiddetto pacchetto “e-evidence” per semplificare l’acquisizione transfrontaliera di prove digitali, consentendo alle autorità giudiziarie di rivolgersi direttamente ai prestatori di servizi operanti nell’Unione europea.
Il testo definisce le competenze per l’emissione e la convalida degli ordini, individuando nel pubblico ministero o nel giudice i soggetti abilitati a seconda della fase procedimentale. Per garantire la sicurezza e la rapidità dello scambio di informazioni, è previsto l’utilizzo di un sistema informatico decentrato con una specifica autorizzazione di spesa per l’anno 2025. Sono inoltre introdotti rigorosi strumenti di tutela per i soggetti interessati, che possono proporre ricorso al giudice per le indagini preliminari o istanza di riesame per contestare la legittimità, la necessità e la proporzionalità dell’ordine di produzione.
La riforma mira a superare i limiti territoriali delle indagini penali nell’era digitale, assicurando un contrasto efficace alla criminalità organizzata nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e della protezione dei dati personali.
2. Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2023/988 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, sulla sicurezza generale dei prodotti, che abroga la direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 85/357/CEE del Consiglio (decreto legislativo – esame preliminare) (Ministro delle imprese e del Made in Italy)
L’intervento armonizza il Codice del consumo al nuovo quadro europeo, innalzando i livelli di protezione dei consumatori rispetto ai rischi emergenti, inclusi quelli derivanti dal commercio online e dalle nuove tecnologie. Il decreto individua le autorità nazionali di vigilanza e rafforza i poteri sanzionatori per impedire l’immissione sul mercato di prodotti pericolosi. Viene inoltre disciplinato il funzionamento dell’Ufficio unico di collegamento e l’accesso al sistema di allerta rapido Safety Gate.
Il provvedimento dispone l’abrogazione della precedente normativa sui prodotti che possono essere confusi con alimenti, ora assorbita direttamente dal regolamento. Al fine di garantire la continuità operativa delle imprese, è previsto un regime transitorio che consente la vendita di prodotti già immessi sul mercato prima del 13 dicembre 2024, purché conformi alla previgente disciplina. Queste norme assicurano una maggiore trasparenza lungo tutta la catena di fornitura, rafforzando la fiducia dei cittadini nella sicurezza dei beni di consumo circolanti nel mercato unico.
3. Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1991 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2024, sul ripristino della natura e che modifica il regolamento (UE) 2022/869 (decreto legislativo – esame preliminare) (Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica)
Il regolamento attua la Strategia europea per la biodiversità 2030 e stabilisce obiettivi vincolanti per il ripristino degli ecosistemi terrestri, marini, agricoli, forestali e urbani dell’Unione, per la tutela degli impollinatori e per il miglioramento della connettività fluviale. Di conseguenza, il decreto legislativo prevede:
ISTITUTI DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 200, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 3 agosto 2022, n. 129 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 200, adottato in attuazione della legge delega 3 agosto 2022, n. 129. L’intervento normativo è finalizzato a rendere più attrattivo e competitivo il sistema degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), adeguandolo alle evoluzioni scientifiche e rafforzandone il ruolo di eccellenza nella ricerca sanitaria nazionale e internazionale. Si introduce un meccanismo per la definizione del numero massimo di aree tematiche di afferenza per gli IRCCS politematici, con l’obiettivo di concentrare le risorse su settori di eccellenza e migliorare la capacità di trasferire i risultati della ricerca alla pratica clinica, a diretto vantaggio dell’assistenza al paziente. Inoltre, si interviene sull’organizzazione degli istituti, introducendo nuove figure professionali a supporto della ricerca con la possibilità per gli enti di diritto pubblico di conferire incarichi di consulente esperto, coordinatore di ricerca clinica e infermiere di ricerca clinica, figure destinate a supportare il direttore scientifico e a valorizzare competenze tecnico-scientifiche rilevanti nelle sperimentazioni cliniche. Si introduce anche il ruolo dirigenziale della ricerca sanitaria, con l’obiettivo di valorizzare le professionalità dei ricercatori e incrementare l’attrattività del sistema nazionale.
Il provvedimento rafforza, inoltre, il sistema delle Reti di ricerca degli IRCCS, prevedendone la trasformazione in associazioni riconosciute dotate di personalità giuridica, aperte alla partecipazione di enti del Servizio sanitario nazionale e, in misura non prevalente, di università ed enti di ricerca senza fini di lucro.
Sono ampliate le attività compatibili con l’incarico di direttore scientifico degli IRCCS pubblici, consentendo lo svolgimento di attività di ricerca, consulenza scientifica, attività clinico-assistenziale limitata e l’esercizio dell’incarico di professore universitario a tempo definito, nel rispetto della normativa sulle incompatibilità.
Il provvedimento consente anche agli IRCCS di diritto privato, nel rispetto della loro autonomia, di valorizzare i rapporti di lavoro dei ricercatori in modo analogo ai profili del ruolo della ricerca sanitaria del settore pubblico.
PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, cinque decreti legislativi e un regolamento da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica.
I testi tengono conto, laddove previsti ed espressi, dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari, della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome o della Conferenza unificata e della Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato. Di seguito l’elenco dei provvedimenti.
ACQUISIZIONE DI PARTECIPAZIONI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha deliberato di autorizzare la SO.G.I.N. S.p.a. all’operazione di acquisizione della partecipazione totalitaria di Deposito Avogadro S.p.a., ai sensi degli articoli 5, 7 e 8 del decreto legislativo n. 175 del 2016 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica).
CARTE VALORI POSTALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha deliberato l’approvazione del programma di emissione di carte-valori postali per l’anno 2026, elaborato dal Ministero sulla base delle proposte pervenute e delle rilevazioni effettuate d’ufficio.
In particolare, fra le emissioni commemorative, i francobolli indicati nel programma sono dedicati a: Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026; Europa 2026; voto alle donne; proclamazione della Repubblica Italiana; XX Giochi del Mediterraneo (Taranto 2026); L’Aquila città della Cultura 2026; San Francesco d’Assisi; Claudio Villa; Regina Margherita di Savoia; rientro in patria delle reliquie di Sant’Agata; Piero Gobetti; Papa Francesco; Pippo Baudo; Vittorio Occorsio; Campana dei Caduti – Maria Dolens di Rovereto; Enrico Veschi; Giorgio Armani; Claudia Cardinale; Carlo Lorenzini Collodi.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato diciotto leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna n. 31 del 6/11/2025, recante “Modifiche all'articolo 1 e all'allegato G della legge regionale 5 dicembre 2024, n. 20 (Misure urgenti per l'individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all'installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di libertà di iniziativa economica e produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia, violano gli articoli 41 e 117, primo e terzo comma, della Costituzione; nonché i principi di uguaglianza e di buon andamento della pubblica amministrazione di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 16.33.