Accertamento e concordato preventivo biennale, il decreto legislativo in Gazzetta

Articolo del 22/02/2024

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Pubblicato in Gazzetta il Decreto Legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, recante disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale, in attuazione della delega per la riforma fiscale (Legge 111 del 2023).

Disposizioni in materia di procedimento accertativo

Le nuove disposizioni mirano a aumentare la partecipazione del contribuente al procedimento accertativo, attraverso un coordinamento tra il decreto legislativo n. 218 del 1997 e lo Statuto del contribuente. In particolare, si prevede un obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo. I contribuenti potranno aderire alle risultanze dei processi verbali di constatazione, entro 30 giorni dalla relativa consegna, beneficiando della riduzione delle sanzioni alla metà di quelle previste nel caso di adesione ordinaria.

Le norme introdotte cercano anche di ottimizzare l’analisi del rischio per combattere più efficacemente l’evasione e la frode fiscale, promuovendo nel contempo l’adempimento spontaneo delle obbligazioni tributarie da parte dei contribuenti.

Un altro aspetto importante è il rafforzamento della cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere, che ora prevede lo scambio di informazioni su richiesta e l’introduzione di strumenti avanzati per facilitare la cooperazione amministrativa, riducendo gli impatti dei controlli esteri sui contribuenti.

Per quanto riguarda l’IVA, si punta a contrastare i fenomeni evasivi e fraudolenti, specialmente per quanto concerne l’importazione di beni da Paesi extra-UE, introducendo regolamentazioni più stringenti sull’esenzione dall’IVA.

Il decreto apporta anche modifiche alla disciplina dell’imposta sulle assicurazioni versata dalle imprese assicuratrici, definendo i termini per la presentazione della denuncia dell'ammontare dei premi e stabilendo i termini di prescrizione e decadenza dell’azione dello Stato.

Disciplina del Concordato preventivo biennale

Il decreto istituisce il concordato preventivo biennale allo scopo di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l’adempimento spontaneo. L’istituto è destinato a contribuenti di minori dimensioni che siano titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni residenti nel territorio dello Stato. 

Il presupposto per l’applicazione del concordato preventivo biennale è una proposta formulata dall’Agenzia delle entrate avente a oggetto la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o della professione e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.

I soggetti ISA interessati al concordato devono mostrare un elevato livello di affidabilità fiscale e non devono avere debiti tributari significativi.

L’accettazione della proposta obbliga i contribuenti a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi per le annualità coinvolte.

Il concordato preventivo, una volta terminato il biennio, è rinnovabile per un ulteriore periodo biennale, a condizione che siano rispettate le condizioni di legge e in assenza di cause di esclusione.


Il testo del decreto:

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