È stato pubblicato in Gazzetta il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 recante una nuova disciplina dei concorsi pubblici, che si inserisce tra gli interventi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative.
Il nuovo regolamento introduce modifiche al D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, che riguarda le norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi.
Le principali novità del decreto includono:
Aggiornamento e semplificazione della disciplina in materia di accesso agli impieghi delle pubbliche amministrazioni: il regolamento adatta la disciplina dei concorsi alle recenti riforme nel pubblico impiego, con un'attenzione particolare all'efficientamento, alla digitalizzazione, alla velocizzazione e alla razionalizzazione delle procedure concorsuali. La normativa vigente viene semplificata e coordinata, garantendo chiarezza e semplicità. Un punto chiave è il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale.
Digitalizzazione: i bandi saranno pubblicati attraverso il Portale del reclutamento inPA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Questo metodo di partecipazione completamente digitalizzato promette un reclutamento più veloce e trasparente, alzando il livello di professionalità del personale pubblico.
Misure che garantiscono la parità di genere: sono state introdotte norme specifiche per prevenire discriminazioni contro le donne in gravidanza/allattamento, garantendo che queste condizioni non compromettano la partecipazione al concorso.
Adeguamento dei meccanismi di riserva e titoli di preferenza al nuovo contesto e alla salvaguardia della parità di genere: le categorie protette da riserva e i titoli di preferenza sono stati rimodulati. In particolare, l'appartenenza al genere meno rappresentato nell'amministrazione verrà valorizzata come titolo di preferenza, a parità di titoli e merito, e a determinate condizioni.
Il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha descritto il provvedimento come un passo fondamentale verso "un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, accelerando significativamente i tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza".
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