Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 14 luglio 2025, ha approvato in esame preliminare lo schema di decreto legislativo correttivo in materia di IRPEF e IRES, dando attuazione alla Legge delega n. 111/2023 di riforma del sistema fiscale.
Il testo interviene con disposizioni integrative e correttive su numerosi ambiti della normativa tributaria, tra cui IRPEF e IRES, fiscalità internazionale, imposte sulle successioni e donazioni, imposta di registro, statuto dei diritti del contribuente, sanzioni tributarie amministrative e penali, tributi erariali minori, giustizia tributaria, versamenti e riscossione.
L'obiettivo è una razionalizzazione dell'intero sistema fiscale, con maggiore equità, semplificazione e certezza giuridica per cittadini e imprese.
Il decreto ridefinisce le regole per la correzione degli errori contabili con rilievo fiscale, stabilendo che:
è ammessa la correzione solo nel bilancio dell'esercizio successivo a quello in cui si è verificato l'errore;
tale facoltà è condizionata all'assenza di controlli già avviati da parte dell'Amministrazione finanziaria;
le procedure semplificate saranno riservate agli elementi patrimoniali "minori", escludendo quelli "rilevanti" secondo i criteri previsti da OIC 29 e IAS 8;
viene inoltre escluso l'obbligo di versamento degli acconti IRPEF per il 2025 da parte di lavoratori dipendenti e pensionati senza redditi ulteriori, evitando così aumenti di pressione fiscale ingiustificati.
Prevista una revisione delle detrazioni e delle agevolazioni fiscali per i familiari a carico, con una particolare attenzione:
ai parenti stretti;
ai soggetti in condizioni di fragilità sociale ed economica.
Il provvedimento promuove la modernizzazione delle procedure fiscali attraverso:
la semplificazione degli adempimenti burocratici;
la progressiva eliminazione della documentazione cartacea;
l'introduzione di nuovi obblighi informativi sui beni detenuti all'estero, in un'ottica di maggiore trasparenza fiscale.
Il decreto prevede un riordino delle aliquote e delle esenzioni per i trasferimenti patrimoniali, con l'obiettivo di:
garantire una maggiore equità;
tutelare le categorie più deboli.
Sono previste:
modifiche al regime della fiscalità internazionale, con aggiornamenti in linea con le direttive europee;
interventi correttivi sulle sanzioni amministrative e penali tributarie;
semplificazioni in materia di giustizia tributaria;
revisione delle procedure di versamento e riscossione dei tributi.
Una delle novità più significative riguarda lo Statuto dei diritti del contribuente, in particolare:
viene perfezionato il procedimento di accertamento, con una maggiore tutela delle garanzie procedimentali;
l'istituto dell'autotutela obbligatoria viene esteso anche agli atti sanzionatori, risolvendo dubbi interpretativi emersi nella prassi.
Il decreto correttivo IRPEF-IRES si inserisce nel più ampio disegno di riforma del sistema tributario italiano, mirando a un fisco più equo, moderno e trasparente. Dopo l'esame preliminare, il testo passerà al vaglio delle Commissioni parlamentari per il relativo parere, prima di tornare al Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.
Documenti correlati:
Delega al Governo per la riforma fiscale
Legge n.111 del 09/08/2023