Decreto flussi convertito in legge: novità su ingresso e gestione dei migranti

Articolo del 02/12/2025

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Pubblicato in Gazzetta il "Decreto flussi migratori" (Decreto-legge 3 ottobre 2025 n. 146) nel testo coordinato con la legge di conversione 1° dicembre 2025 n. 179.

Il provvedimento introduce disposizioni urgenti per l’ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché per la gestione complessiva del fenomeno migratorio in Italia.

Procedure più snelle per i nulla osta

La riforma interviene innanzitutto sui tempi e sulle modalità di rilascio dei nulla osta al lavoro. I termini non decorrono più automaticamente dalla richiesta, ma dal momento in cui la domanda rientra nelle quote previste dalla programmazione annuale. In questo modo si vuole evitare l’accumulo di pratiche "bloccate" in attesa della disponibilità delle quote.

Sono stati ampliati i margini temporali sia per la conferma della domanda da parte del datore di lavoro sia per la stipula del contratto di soggiorno una volta che il lavoratore è entrato in Italia. Tutti i passaggi essenziali possono ora essere gestiti anche tramite organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative o tramite professionisti abilitati, con l’obiettivo di rendere più fluido l’iter.

La fase di precompilazione delle istanze diventa parte stabile del procedimento: i datori di lavoro potranno presentare domande già verificate preliminarmente, mentre l’Ispettorato nazionale del lavoro potrà effettuare controlli anticipati per escludere richieste non coerenti già prima dell’avvio formale della procedura. Resta inoltre il limite massimo di tre domande per ciascun datore di lavoro, salvo eccezioni specifiche.

Formazione nei Paesi di origine e visti d’ingresso

Viene riorganizzato anche il percorso per i lavoratori formati nei Paesi di origine. La legge elimina alcuni adempimenti precedentemente richiesti e introduce una procedura più lineare: i Ministeri coinvolti si scambieranno tempestivamente le informazioni sia sui partecipanti ai corsi sia sui datori di lavoro interessati all’assunzione. In via sperimentale, il termine per presentare la domanda di visto, una volta concluso il percorso formativo, viene ampliato fino a dodici mesi.

Permessi di soggiorno: più tutele e maggiore flessibilità

La nuova disciplina chiarisce che le regole previste per chi attende il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno valgono anche per chi presenta domanda di conversione. In presenza degli altri requisiti, sarà possibile lavorare già nella fase intermedia, senza più una delle condizioni aggiuntive che in passato costituiva motivo di incertezza.

Particolare attenzione è riservata ai soggetti vulnerabili: si amplia da sei mesi a un anno la durata dei permessi rilasciati alle vittime di tratta, grave sfruttamento o caporalato, con possibilità di proroga per favorire il loro inserimento sociale e lavorativo. Per queste persone e per le vittime di violenza domestica viene prevista, inoltre, la possibilità di accedere all’assegno di inclusione senza dover rispettare i requisiti ordinari richiesti in materia di cittadinanza e residenza.

Ingressi extra-quote e settore dell’assistenza familiare

La legge proroga fino al 2028 la possibilità di ingresso fuori quota per un massimo di 10.000 lavoratori destinati al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria. Si tratta di un intervento strutturale in un ambito che presenta da anni un fabbisogno costante e difficilmente coperto dalla sola forza lavoro interna.

Volontariato internazionale e gestione del fenomeno migratorio

Viene introdotta una programmazione triennale del contingente di persone ammesse nel Paese per attività di volontariato di interesse generale. La scelta punta a garantire maggiore stabilità agli enti del Terzo settore e a una pianificazione più prevedibile.

Il provvedimento rafforza anche la rete degli strumenti di contrasto al caporalato, ampliando i soggetti che possono partecipare ai tavoli istituzionali e accedere ai fondi dedicati. Viene poi estesa la collaborazione con la Croce Rossa italiana per la gestione del punto di crisi di Lampedusa per l’intero biennio 2026-2027.

Ricongiungimento familiare

Cambia il termine previsto per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare, che viene ampliato così da consentire un vaglio più accurato delle domande e al tempo stesso offrire maggiore certezza ai richiedenti.


In breve

  • Procedure più rapide e più flessibili per nulla osta e contratti di soggiorno.

  • Precompilazione delle domande resa stabile, con controlli anticipati.

  • Percorsi di formazione nei Paesi di origine con tempi estesi per il visto.

  • Permessi più lunghi e maggiori tutele per vittime di tratta, violenza e sfruttamento.

  • Ingressi extra-quota prorogati fino al 2028 per il settore dell’assistenza.

  • Programmazione triennale per il volontariato internazionale.

  • Termini più ampi per il ricongiungimento familiare.

 


Documenti correlati:

  • TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 3 ottobre 2025, n. 146
    Testo del decreto-legge 3 ottobre 2025, n. 146, coordinato con la legge di conversione 1° dicembre 2025, n. 179 recante: «Disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonche' di gestione del fenomeno migratorio» (G.U. n.279 del 1-12-2025)

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