Pubblicato in Gazzetta il testo del Decreto Albania (Decreto-legge 28 marzo 2025, n. 37), coordinato con la legge di conversione 23 maggio 2025 n. 75.
Il provvedimento prevede nuove misure urgenti per il contrasto dell'immigrazione irregolare, ampliando l'ambito operativo delle strutture realizzate in Albania sulla base del Protocollo Italia-Albania.
In particolare, presso la struttura di Gjadër, destinata ai rimpatri, potranno essere trasferiti anche gli stranieri trattenuti in Italia nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), già destinatari di provvedimenti di trattenimento convalidati o prorogati in quanto soggetti a una decisione di espulsione.
Le novità principali del decreto includono:
Estensione dei trasferimenti: non solo gli stranieri soccorsi in mare o intercettati fuori dalle acque territoriali italiane, ma anche quelli già trattenuti nei CPR italiani potranno essere trasferiti in Albania.
Il trasferimento è consentito anche nei confronti di chi, dopo essere stato trattenuto, abbia presentato una domanda di protezione internazionale al solo scopo di ritardare o impedire l'espulsione.
Mantenimento del titolo di trattenimento: il trasferimento non comporta la decadenza del provvedimento già convalidato (motivi di fuga, accertamenti, documentazione per il viaggio, ecc.), né interferisce con il procedimento amministrativo di espulsione o respingimento. Non è necessaria una nuova convalida da parte dell'autorità giudiziaria.
Poteri rafforzati per la Direzione Centrale dell'Immigrazione: viene attribuito il potere di assegnare lo straniero al CPR più vicino e di disporne il trasferimento, in ogni momento, in un'altra struttura, comprese quelle ubicate in Albania.
Garanzie applicabili anche in Albania: le strutture realizzate in attuazione del Protocollo sono equiparate ai CPR e agli hotspot italiani. Allo straniero trattenuto devono essere garantiti tutti i diritti fondamentali previsti dalla normativa italiana ed europea, compresa la libertà di corrispondenza, il diritto di difesa e l'accesso al difensore anche da remoto.
Durata massima del trattenimento invariata: il periodo massimo di trattenimento nelle strutture albanesi non può superare i 18 mesi, in conformità con la normativa italiana.
L'obiettivo dichiarato del decreto è rafforzare il sistema dei rimpatri e ottimizzare l'uso delle strutture esterne, ampliando gli strumenti a disposizione delle autorità italiane per la gestione delle politiche migratorie.
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