
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione dell’11 dicembre 2025, ha approvato un decreto-legge recante “disposizioni urgenti in materia di termini normativi”, il c.d. Decreto Milleproroghe 2025.
Il provvedimento, come ormai da prassi, interviene a fine anno per rinviare termini, prorogare scadenze, mantenere in vita regimi transitori che altrimenti cesserebbero da un giorno all’altro.
Vediamo le principali novità.
Prorogate al 31 dicembre 2026 le attuali modalità operative del Fondo di garanzia per le PMI, strumento essenziale per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.
Slitta invece al 31 marzo 2026 il termine entro cui piccole e microimprese – compresi i settori turismo e somministrazione – devono stipulare coperture assicurative per i rischi catastrofali.
Fino al 31 dicembre 2026 resta in vigore lo scudo penale per i professionisti sanitari: la responsabilità penale è limitata ai soli casi di colpa grave.
Prorogata alla stessa data anche la validità della graduatoria della procedura speciale di reclutamento per la qualifica di vigile del fuoco.
Il contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) destinato ai cittadini colpiti da calamità è esteso fino al 31 dicembre 2026.
Rinviata alla stessa data anche l’attività istruttoria necessaria alla determinazione dei LEP – livelli essenziali delle prestazioni, nodo fondamentale per la piena attuazione dell’autonomia differenziata.
Per tutto il 2026 resta sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni pecuniarie del Codice della strada.
Prorogato al 30 settembre 2026 il regime che consente a società ed enti di svolgere assemblee con modalità semplificate, introdotte nel 2020.
Il decreto interviene anche sul tema dei modelli animali nelle sperimentazioni: vengono abrogati alcuni divieti relativi agli studi su xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso, allineando la disciplina agli standard europei e consentendo un ampliamento dell’attività scientifica.
Accanto alle misure principali, il decreto contiene ulteriori interventi significativi:
Proroga al 31 dicembre 2026 dell'utilizzo delle infrastrutture digitali interdistrettuali per le intercettazioni, rinviando l’entrata a regime del nuovo sistema tecnologico.
Rinvio al 1° gennaio 2027 dell’entrata in vigore di alcune norme fiscali, tra cui quelle sulla giustizia tributaria e sull’imposta di registro, per consentire un adeguamento graduale degli operatori.
Proroga di incarichi commissariali relativi a interventi di risanamento e rigenerazione urbana (come le aree di Messina e Bagnoli-Coroglio) fino al 31 dicembre 2028.
Il Milleproroghe, come sempre, non risolve un singolo problema: semplicemnete li rinvia.
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