Definizione della condizione di disabilità, il Cdm approva il decreto legislativo

Articolo del 18/04/2024

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Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 15 aprile 2024, ha definitivamente approvato un decreto legislativo che stabilisce nuove norme per la definizione della condizione di disabilità, per la valutazione di base, l’accomodamento ragionevole, e la valutazione multidimensionale.

Le nuove norme hanno lo scopo di elaborare e attuare un progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, in attuazione della legge n. 227 del 2021, per assicurare alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità, rimuovendo barriere e attivando supporti essenziali per garantire l’esercizio pieno e su base paritaria delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita scelti liberamente.

Il provvedimento semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile, abolendo le visite di rivedibilità e introduce il "Progetto di vita", concepito come strumento di supporto nella vita quotidiana delle persone.

Si introduce la "valutazione di base", un procedimento che, utilizzando le classificazioni internazionali delle malattie (ICD) e del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF), determina la condizione di disabilità per l’accesso a interventi, benefici e supporti di varia intensità.

Il decreto entrerà in vigore il 30 giugno 2024, con alcune norme che si applicheranno dal 10 gennaio 2025. Nel corso del 2025 si svolgerà una fase di sperimentazione, applicando a campione le disposizioni relative alla valutazione di base e multidimensionale.

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli ha sottolineato: “Con questo provvedimento, cambiamo prospettiva: da un approccio puramente assistenzialistico passiamo alla valorizzazione delle persone. Semplifichiamo e riduciamo la burocrazia degli iter procedurali, ponendo al centro i desideri e le scelte di ciascuno, in linea con la Convenzione Onu, per garantire a tutti un percorso di vita dignitoso. Questo cambio di visione è marcato anche dalla sostituzione nei testi normativi dei termini 'handicappato' e 'portatore di handicap' con 'Persona con disabilità', restituendo così dignità e centralità alle persone interessate. La sfida è appena iniziata, ma la mia determinazione è forte e continuerò a lavorare senza sosta.”


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