
Pubblicato in Gazzetta il testo del Decreto-legge 9 settembre 2025 n. 127, coordinato con la legge di conversione 30 ottobre 2025 n. 164, che introduce misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, reintroducendo la storica denominazione di “Esame di maturità”.
Il provvedimento punta a rafforzare la funzione formativa, culturale e orientativa dell’esame, valorizzando il percorso di studio complessivo e le competenze trasversali degli studenti.
Colloquio orale rinnovato: sostituisce la precedente prova multidisciplinare e si focalizza su quattro discipline principali, individuate annualmente dal Ministero.
Commissioni ridotte: passano da sette a cinque membri (due interni, due esterni e un presidente), con formazione obbligatoria per i commissari e titolo preferenziale per la nomina a chi partecipa ai corsi specifici.
Curriculum dello studente: assume valore centrale e sarà allegato al diploma finale come elemento di valutazione del percorso formativo complessivo.
Passaggi di indirizzo più flessibili: nel primo biennio sarà possibile cambiare indirizzo senza vincoli; dal terzo anno sarà invece richiesto un esame integrativo unico da svolgersi prima dell’inizio delle lezioni.
Scuola-lavoro: i percorsi PCTO vengono ridefiniti come formazione scuola-lavoro, con una chiara identità educativa e funzione orientativa.
Filiera tecnologico-professionale: si consolida il modello 4+2 (quattro anni di scuola più due di ITS Academy), integrato nell’ordinamento, per rafforzare il collegamento con il mondo del lavoro.
La legge prevede lo stanziamento di:
10 milioni di euro annui per la formazione dei docenti, inclusa quella specifica per i commissari d’esame;
risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale 2022-2024, la copertura sanitaria integrativa e il miglioramento dell’offerta formativa;
fondi destinati ad affitti, strutture modulari e arredi scolastici, per garantire la piena funzionalità degli edifici.
Vengono introdotte nuove norme per la sicurezza dei viaggi di istruzione, con appalti basati su criteri di qualità e sicurezza, in particolare per i mezzi di trasporto e per l’inclusione degli studenti con disabilità.
La legge assicura la continuità dell’offerta formativa della Scuola Europea di Brindisi, consentendo la stipula di contratti con docenti e personale amministrativo di madrelingua o esperti, in modo da garantire il rispetto degli standard educativi europei.
Documenti correlati: