Giustizia, carceri e dipendenze: le nuove misure approvate dal Governo

Articolo del 25/07/2025

Condividi su FacebookCondividi su LinkedinCondividi su Twitter

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 22 luglio 2025, ha approvato un pacchetto di misure finalizzate a migliorare l’efficienza dell’amministrazione della giustizia civile e penale, a contrastare il sovraffollamento carcerario e a promuovere percorsi di riabilitazione per detenuti affetti da dipendenze.

Gli interventi riguardano anche la revisione delle procedure per la liberazione anticipata, il potenziamento delle strutture penitenziarie e una riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie.

Detenzione domiciliare per detenuti con dipendenze

Il Governo ha sollecitato la calendarizzazione, da parte del Parlamento, di un disegno di legge che introduce un nuovo regime di detenzione domiciliare rivolto a soggetti condannati tossicodipendenti o alcoldipendenti.

Il provvedimento consente ai condannati per qualsiasi reato, con pena detentiva (anche residua) non superiore a otto anni, oppure quattro anni nei casi di reati a maggiore allarme sociale (art. 4-bis L. 354/1975), di chiedere l’ammissione alla detenzione domiciliare presso strutture terapeutiche autorizzate, nell’ambito di un programma socio-riabilitativo residenziale. Il beneficio può essere concesso una sola volta.

La concessione è subordinata alla valutazione di una Commissione apposita, che dovrà: accertare l’attuale condizione di dipendenza; verificare il nesso tra la dipendenza e la commissione del reato; approvare il programma terapeutico proposto.

Durante l’esecuzione, il responsabile della struttura terapeutica dovrà inviare relazioni semestrali agli uffici territoriali competenti e segnalare eventuali violazioni all’autorità giudiziaria. Al termine, l’UEPE trasmetterà una relazione finale al tribunale di sorveglianza, che potrà: revocare il beneficio in caso di esito negativo o condotta incompatibile; oppure, in caso di esito positivo, disporre detenzione domiciliare o affidamento in prova, se la pena residua non supera i limiti previsti (8 anni + metà o 4 anni + un quarto nei casi ex art. 4-bis).

In base alle stime attuali, il provvedimento potrebbe riguardare fino a 10.000 detenuti, per i quali il Governo punta a offrire un percorso riabilitativo concreto. Sarà inoltre istituito un albo delle strutture terapeutiche autorizzate, requisito essenziale per la concessione del beneficio.

Liberazione anticipata e contatti telefonici

Su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un regolamento di modifica al D.P.R. 230/2000, in attuazione dell’art. 5 del D.L. 92/2024.

Il provvedimento introduce:

  • una procedura più celere e rigorosa per la concessione della liberazione anticipata;

  • la digitalizzazione del fascicolo personale del detenuto;

  • la trasmissione tempestiva di informazioni da parte del direttore dell’istituto al magistrato di sorveglianza.

Il Ministro Nordio ha precisato che sono oltre 10.000 i detenuti definitivi con pena residua inferiore a 24 mesi, potenzialmente idonei a misure alternative. Tuttavia, la valutazione resta affidata ai magistrati di sorveglianza, la cui carenza di organico ha reso necessario un interpello straordinario per l’assegnazione temporanea di 112 funzionari e assistenti.

Inoltre, si prevede un aumento dei colloqui telefonici con i familiari:

  • fino a 6 al mese per i detenuti comuni;

  • fino a 4 al mese per i detenuti in alta sicurezza;

  • telefonate equiparate ai colloqui in presenza.

Il direttore dell’istituto potrà autorizzare i colloqui per i detenuti in primo grado, senza passare dal magistrato di sorveglianza.

Edilizia penitenziaria: il piano triennale 2025–2027

Il Commissario straordinario Marco Doglio ha presentato il Programma 2025–2027 per l’edilizia penitenziaria, elaborato in sinergia con la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Giustizia e il MIT.

Il piano prevede:

  • 60 interventi complessivi, di cui 3 già conclusi, 27 in corso e 30 in fase di avvio;

  • la creazione di 3.716 nuovi posti tramite ampliamenti;

  • il recupero di 5.980 posti attraverso ristrutturazioni e manutenzioni;

  • un investimento complessivo di 758 milioni di euro.

Al termine del triennio, è prevista la creazione di 9.696 posti detentivi aggiuntivi. Inoltre, il piano prevede la realizzazione di moduli prefabbricati in alcuni istituti penitenziari, soluzione già sperimentata in sedi come Opera e Voghera, con l’obiettivo di accelerare i tempi di espansione della capienza.

Riforma delle circoscrizioni giudiziarie

È stato infine approvato un disegno di legge per la riforma delle circoscrizioni giudiziarie, volto a una razionalizzazione degli uffici sul territorio nazionale.

Il provvedimento prevede:

  • l’istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa e della relativa procura;

  • il ripristino di tribunali e sezioni distaccate precedentemente soppressi.

L’intervento mira a conciliare le esigenze di prossimità della giustizia ai cittadini con quelle di efficienza e funzionalità del sistema giudiziario.

©2024 misterlex.it - [email protected] - Privacy - P.I. 02029690472