Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 giugno 2025, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Il provvedimento si inserisce tra le misure attuative del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), essendo l'approvazione annuale della legge sulla concorrenza uno degli obblighi concordati con l'Unione europea per l'accesso ai fondi previsti. Il testo recepisce inoltre i contenuti della segnalazione AS2045/2025 dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
Una delle novità più rilevanti riguarda le Società tra Professionisti (StP), che vedono semplificata la disciplina interna al fine di incentivare la partecipazione di capitali esterni. Viene eliminato il vincolo numerico della maggioranza dei soci professionisti, mantenendo solo il requisito sostanziale del controllo dei due terzi delle decisioni societarie. Tale controllo potrà essere garantito dallo statuto societario o da patti parasociali, anche in relazione al tipo societario adottato. Resta salva la possibilità per gli ordinamenti professionali di prevedere vincoli più stringenti.
Il testo contiene norme volte a favorire il trasferimento tecnologico alle filiere produttive nazionali, per sostenere la diffusione delle conoscenze ai settori industriali. Sarà adottato un atto di indirizzo strategico, a cura del Ministro delle Imprese e del Made in Italy e del Ministro dell'Università e della Ricerca, per valorizzare l'innovazione.
La Fondazione Tech e Biomedical sarà responsabile della gestione dei 250 milioni di euro già stanziati per finanziare progetti in materia.
Nel settore dei servizi pubblici locali, il DDL introduce:
Obblighi di ricognizione periodica della gestione dei servizi affidati, con sanzioni da 5.000 a 500.000 euro per gli enti inadempienti.
Estensione agli affidamenti in-house regionali (es. trasporto ferroviario e su gomma) delle stesse regole previste per i servizi locali, con obbligo di motivazione e ricognizione.
Secondo l'ANAC, circa il 58% dei Comuni italiani non adempie a tali obblighi, con picchi nel Mezzogiorno.
Il provvedimento interviene anche sull'accreditamento delle strutture sanitarie, prevedendo criteri specifici per favorire la concorrenza, in vista della scadenza della proroga fissata al dicembre 2026.
Colonnine di ricarica per veicoli elettrici: i Comuni dovranno promuovere la concorrenza, favorendo l'accesso a operatori con meno del 40% delle infrastrutture installate.
Trasporto pubblico non di linea (taxi e NCC): introdotte sanzioni più severe contro l'abusivismo, fino alla revoca della licenza per mancata iscrizione al registro.
Assicurazioni: riconosciuto il diritto alla portabilità dei dati raccolti dalle scatole nere e alla disinstallazione gratuita del dispositivo a fine contratto.
Dehors: entro un anno sarà adottato un decreto legislativo per uniformare le concessioni di spazi pubblici (anche in aree vincolate) per installazioni amovibili.
Startup innovative: esclusione delle imprese che svolgono prevalentemente attività di agenzia o consulenza.
Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni nel settore privato, allineandosi a quanto già previsto per la pubblica amministrazione.
Concessioni autostradali: obbligo di ricorso a gare pubbliche per il rinnovo, escludendo ogni forma di rinnovo automatico. Parte dei pedaggi sarà destinata direttamente allo Stato.
Sicurezza dei consumatori: previste sanzioni per cosmetici non conformi e per esche/topicidi pericolosi in spazi pubblici.
Il DDL Concorrenza passa ora all'esame del Parlamento.
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