Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 18 settembre 2025, ha approvato il Disegno di legge delega per la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica, segnando un passaggio decisivo nell’organizzazione del settore.
Finalità e principi della riforma
Il provvedimento affida al Governo la facoltà di adottare, entro il 31 dicembre 2026, uno o più decreti legislativi per il riordino complessivo della disciplina farmaceutica, con l’obiettivo di superare un quadro normativo frammentato e datato. La riforma punta a garantire un accesso ai farmaci più equo e tempestivo, un monitoraggio più efficiente della spesa e un rafforzamento del ruolo delle farmacie territoriali come presidi sanitari di prossimità.
Misure previste
Tra gli interventi principali si segnalano:
Distribuzione dei medicinali: incentivi alla produzione interna di principi attivi ed eccipienti, per assicurare continuità soprattutto ai pazienti con malattie rare o croniche.
Farmacie territoriali: valorizzazione del loro ruolo come nodi centrali della sanità territoriale, anche tramite telemedicina, attività di prevenzione ed educazione sanitaria.
Pianificazione delle sedi: razionalizzazione della rete delle farmacie con attenzione particolare alle aree interne e rurali, per una distribuzione più equa dei servizi.
Digitalizzazione dei sistemi informativi: integrazione dei dati su prescrizioni, dispensazioni, prezzi e stock di farmaci, con disponibilità in tempo reale e maggiore trasparenza.
Semplificazione amministrativa: dematerializzazione delle ricette e riduzione degli oneri burocratici per i professionisti sanitari.
Prospettive e tempistiche
Il DDL, composto da quattro articoli, prevede una delega ampia ma strutturata. I decreti attuativi saranno predisposti dal Ministro della Salute in collaborazione con i dicasteri competenti, previo parere del Consiglio di Stato e della Conferenza Unificata. L’obiettivo è completare il percorso entro la fine del 2026.
Impatti per cittadini e operatori
La riforma si propone di:
migliorare l’accesso ai farmaci per i pazienti più fragili;
ottimizzare la gestione del servizio farmaceutico pubblico;
modernizzare la rete delle farmacie come punti di riferimento territoriali;
semplificare e stabilizzare la normativa di settore.
Il via libera al DDL segna l’avvio di un percorso di innovazione e sostenibilità che ridisegnerà il settore farmaceutico in coerenza con le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale e dei cittadini.
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