
L’Italia compie un passo decisivo nella tutela del diritto alla salute riconoscendo formalmente l’obesità come malattia cronica.
Con la Legge 3 ottobre 2025 n. 149, nota come legge Pella, il Parlamento introduce una disciplina organica che affronta l’obesità non solo come problema sanitario, ma anche come questione sociale e culturale.
Secondo i dati ISTAT, oltre il 36% della popolazione adulta è in sovrappeso e più dell’11% è obesa, con tendenza in aumento. La situazione è ancora più preoccupante tra i giovani: il 18% dei ragazzi tra 11 e 17 anni risulta in sovrappeso e il 4% obeso. Numeri che spiegano la necessità di un intervento legislativo strutturato, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La legge riconosce l’obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante, e prevede:
l’inserimento dei percorsi di cura e riabilitazione nei livelli essenziali di assistenza (LEA);
l’istituzione di un Programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, finanziato con risorse crescenti a partire dal 2025;
iniziative per la prevenzione del sovrappeso infantile, la promozione di stili di vita sani e l’educazione alimentare nelle scuole;
campagne di informazione pubblica e formazione continua per medici, pediatri e operatori sanitari.
Un ruolo centrale avrà l’Osservatorio per lo studio dell’obesità (OSO), istituito presso il Ministero della Salute, incaricato di monitorare l’andamento epidemiologico e fornire dati aggiornati alle istituzioni.
Il nuovo quadro normativo punta a garantire equità di accesso alle cure, superando lo stigma sociale legato all’obesità. Le persone affette da forme gravi potranno inoltre accedere a benefici assistenziali e previdenziali, previa valutazione medico-legale del grado di menomazione e delle comorbilità.
Accanto agli aspetti sanitari, la legge Pella promuove una trasformazione culturale. La prevenzione parte dai comportamenti quotidiani: alimentazione equilibrata, attività fisica e riduzione della sedentarietà. La legge incoraggia anche la diffusione di buone pratiche a livello locale, in collaborazione con scuole, farmacie e reti di prossimità.
Con questa riforma, l’obesità non è più considerata una condizione individuale ma una patologia cronica che richiede un approccio sistemico. La legge Pella segna così un punto di svolta nella politica sanitaria italiana, integrando prevenzione, cura e inclusione sociale in un unico disegno di salute pubblica.
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