Con la scomparsa di Paolo Grossi viene a mancare uno dei pilastri del diritto italiano dell'ultimo secolo.
Scorrendo i vari articoli già comparsi online che danno l'annuncio si nota lo sforzo di rendere merito alla carriera del giurista, spiegando quali e quanti ruoli ha rivestito negli ultimi cinque decenni.
Difficilmente, però, i non addetti ai lavori potranno comprendere quanto tanto sia stata fondamentale l'opera di Grossi. E ancor più difficilmente potranno comprendere come il suo percorso abbia accompagnato - e in qualche modo sospinto, assecondato - l'evoluzione dell'ordinamento italiano.
Sarà difficile comprendere quanto il pensiero e l'opera di grossi abbia concretamente influito nella cultura giuridica, i quali modi. Come studioso e ricercatore, arricchendo il panorama degli studi giuridici con il suo punto di vista che, nel corso dei decenni è diventato sempre più centrale, e con il suo stile di scrittura, sempre chiaro e piacevolissimo da leggere. Come docente universitario, forgiando generazioni di giuristi attrezzati per svelare le erroneità, se non addirittura, le falsità e le "mitologie" della modernità giuridica. E, non ultimo, come membro e presidente della Corte costituzionale.
Con i giuristi d'altri tempi, forse proprio quelli a cui ha dedicato gran parte del proprio lavoro di ricerca, Grossi è stato prima di tutto impegnato nell'azione concreta, senza rimanere confinato in un autoreferenziale studio del diritto destinato solo a placare la curiosità degli esperti del settore.
Inventare il diritto, riprendendo uno dei suoi più recenti lavori in cui riprendeva le fila del proprio percorso di ricerca, e andare oltre il principio di legalità - di nuovo uno dei suoi ultimi lavori - sono stati i punti fermi del suo impegno.
Quello della morte di Paolo Grossi è' senz'altro un giorno di grande significato per l'intera comunità di giuristi, non solo italiani.
Il modo che in questo momento crediamo più degno per celebrare questo doloroso passaggio è quello di rammentare e impegnarsi a tenere sempre bene a mente quanto sia importante il ruolo dello storico del diritto per il giurista pratico, quanto sia fondamentale non smarrire mai il senso della direzione, o delle plurime direzioni seguite dall'ordinamento che solo lo storico del diritto sa descrivere e raccontare.