Il Fatto Quotidiano ha lanciato una petizione su change.org per chiedere le dimissioni del ministro della giustizia Carlo Nordio. La motivazione è legata ad un discorso tenuto dal ministro in Parlamento il 19 gennaio, in cui ha criticato i PM antimafia e sollecitato il Parlamento a non essere passivo davanti ai magistrati.
Il quotidiano ha raccolto oltre 150.000 firme per costringere il ministro a rassegnare le dimissioni. Nordio è accusato di aver mentito alle Camere, polemizzato con i PM che hanno arrestato il boss della mafia Matteo Messina Denaro e minacciato riforme incostituzionali.
La difesa arriva dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, il quale, intervistato da La Stampa, sostiene che Nordio sia stato male interpretato e che non abbia alcun retropensiero. Delmastro afferma che il ministro "è una persona dall'umanità travolgente" ma "s'è reso conto che le stesse identiche giustissime parole pronunciate dal Nordio giurista in un convegno sono accolte in maniera diversa se le dice il Nordio ministro in conferenza stampa. Fatalmente c'è una attenzione diversa".
Il sottosegretario sottolinea inoltre che sulla questione delle intercettazioni esistono sensibilità diverse all'interno della maggioranza, ma che esiste un programma comune sulla Giustizia e che verranno effettuate riforme di sistema nell'arco di 5 anni, come la separazione delle carriere dei magistrati.
In effetti il programma sulla giustizia del Ministro è vasto e sui principi è in gran parte condivisibili. Per il giudizio sul suo operato non dobbiamo fermarci alle dichiarazioni ma ciò che concretamente verrà approvato e soprattuto applicato. Possiamo aggiungere che se solo riuscisse a portare a casa la separazione delle carriere dei magistrati sarebbe un risultato storico per la giustizia e per la civiltà giuridica del nostro paese.
La petizione:
- Il ministro della Giustizia Nordio attacca i pm antimafia. Firmiamo per cacciarlo - firmata da Peter Gomez, Antonio Padellaro e Marco Travaglio