È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 30 aprile 2025, n. 93, contenente disposizioni integrative e correttive al Decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Le modifiche sono adottate in attuazione della legge 23 marzo 2023, n. 33, e mirano a migliorare la chiarezza normativa e l’attuazione delle misure previste.
Questi gli interventi più significativi del decreto correttivo:
Viene modificato l'articolo 6 del decreto legislativo n. 29/2024: le iniziative delle istituzioni scolastiche per promuovere la solidarietà tra generazioni potranno svolgersi in collaborazione con enti locali ed enti del Terzo settore, ma vengono eliminati i riferimenti ai centri di promozione sociale e alle organizzazioni di volontariato, per evitare imprecisioni terminologiche;
L'articolo 25 viene corretto eliminando il riferimento ai concetti di coprogrammazione e coprogettazione, per non generare equivoci nell'ambito del concorso degli enti del Terzo settore nei processi di attuazione dei LEP e dei LEA;
Si chiarisce che la competenza medico-legale per l'accertamento della disabilità è esclusivamente dell'INPS, mentre spetta alle Unità di valutazione multidimensionale attive presso i Punti unici di accesso (PUA) la valutazione della non autosufficienza per la definizione del Progetto di assistenza individuale (PAI).
Viene prorogato di sei mesi, dal 18 marzo al 18 settembre 2025, il termine per l’adozione del regolamento previsto dal comma 7 dell’articolo 27, relativo alla definizione delle priorità di accesso ai PUA, alla composizione e funzionamento delle unità di valutazione multidimensionale (UVM) e allo strumento nazionale di valutazione multidimensionale unificata (VMU).
Si introduce una fase sperimentale di dodici mesi, a partire dal 1° gennaio 2026, per l'applicazione provvisoria della valutazione multidimensionale unificata, con la partecipazione di una provincia per ciascuna regione italiana. Le modalità saranno definite da un decreto del Ministro della salute, con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'AGENAS. L’obiettivo è testare sul campo il funzionamento dello strumento, con applicazione su base territoriale differenziata (Nord, Centro, Sud).
Documenti correlati: