Professionisti e AI, dal 10 ottobre scatta l’obbligo informativo

Articolo del 08/10/2025

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Dal 10 ottobre 2025 entra in vigore un nuovo obbligo di trasparenza per tutti i professionisti che si avvalgono di sistemi di intelligenza artificiale nello svolgimento della propria attività.

L’art. 13 della Legge 23 settembre 2025, n. 132, impone di informare i clienti o destinatari della prestazione sull’uso di tali strumenti, con linguaggio chiaro e comprensibile. Non è richiesto alcun consenso, ma una comunicazione preventiva volta a garantire fiducia e consapevolezza.

La questione

Come devono comportarsi i professionisti che integrano sistemi di IA nella loro attività?

La legge n. 132/2025 ha introdotto un nuovo obbligo informativo che incide direttamente sul rapporto fiduciario tra professionista e cliente.

Il contenuto della norma

L’art. 13, comma 2, stabilisce che il professionista debba comunicare “le informazioni relative ai sistemi di intelligenza artificiale utilizzati”, adottando un linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo. Si tratta di un obbligo di informazione preventiva, non di autorizzazione: il cliente non deve dare il consenso, ma deve essere messo in condizione di conoscere l’uso dell’IA nella prestazione ricevuta.

La ratio

Il legislatore intende da un lato garantire trasparenza e correttezza professionale, dall’altro prevenire fraintendimenti o contenziosi sulla natura dell’attività svolta. L’uso dell’IA resta confinato a funzioni di supporto e strumentali, con prevalenza del lavoro intellettuale proprio del professionista (art. 13, comma 1).

Chi è interessato

L’obbligo riguarda i professionisti di ogni settore che utilizzino, anche indirettamente, tecnologie di intelligenza artificiale. Alcuni esempi:

  • Avvocati che si avvalgono di sistemi di ricerca giuridica o redazione automatizzata;

  • Medici che impiegano software di diagnosi assistita;

  • Consulenti che utilizzano algoritmi predittivi per analisi e previsioni;

  • Architetti e ingegneri che si servono di strumenti di progettazione basati su IA.

Gli obblighi per gli avvocati

E gli avvocati, dal 10 ottobre, cosa devono fare?

L’Associazione Nazionale Forense (ANF) ha predisposto un modello di comunicazione già disponibile sul sito di ConfProfessioni, utile per adempiere all’obbligo informativo (Vedi il MODELLO).

Tuttavia, risulta ancora più completo il modulo elaborato dal collega Luigi Viola, pubblicato su La Nuova Procedura Civile, che dettaglia in modo puntuale le informazioni da fornire al cliente, distinguendo tra uso diretto e indiretto dell’IA (Vedi il MODELLO).

Nell’attesa di eventuali linee guida del Consiglio Nazionale Forense, si consiglia ai professionisti di adottare una comunicazione preventiva scritta, da allegare alla lettera di incarico o al mandato professionale, indicando in modo trasparente finalità, strumenti e limiti dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Le conseguenze pratiche

I professionisti dovranno predisporre informative semplici e trasparenti, spiegando quali strumenti di intelligenza artificiale vengono usati e con quali finalità. La norma non ostacola l’innovazione, ma impone che essa avvenga in un quadro di fiducia digitale e rispetto dell’utente.

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