Riforma del Codice della proprietà industriale, la legge in Gazzetta

Articolo del 09/08/2023

Pubblicata in Gazzetta la Legge 24 luglio 2023, n. 102 di riforma del Codice della Proprietà Industriale.

Il provvedimento rappresenta una fondamentale Milestone nel quadro della Missione 1, Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in coerenza con il "Piano di azione sulla proprietà intellettuale per sostenere la ripresa e la resilienza dell’UE", come recentemente adottato dalla Commissione europea.

I principali obiettivi della riforma si possono riassumere in due punti cardine:

  1. Il rafforzamento della competitività del sistema Paese e la protezione della proprietà industriale;
  2. La semplificazione amministrativa e la digitalizzazione delle procedure.

Passiamo ora alle principali novità della legge:

  • introdotto il divieto di registrazione di marchi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta;
  • riconosciuta la protezione temporanea dei disegni e modelli esposti in fiere nazionali o internazionali;
  • previsto il ribaltamento del cosiddetto Professor privilege. SI stabilisce che i diritti derivanti dalle invenzioni realizzate dal personale di ricerca appartengano alla struttura di appartenenza dell’inventore, salvo il diritto di quest’ultimo di esserne riconosciuto autore. Contestualmente, viene riconosciuta l'autonomia di università, enti pubblici di ricerca e IRCCS per disciplinare le premialità connesse all’attività inventiva;
  • potenziata la lotta alla contraffazione, con la previsione della possibilità di sequestrare prodotti contraffatti esposti nelle fiere;
  • rafforzato il sistema di presidi a tutela delle indicazioni geografiche con l’ampliamento delle ipotesi in cui è possibile attivare il procedimento di opposizione contro marchi imitativi delle DOP;
  • introdotta la possibilità di pagare i diritti di deposito della domanda di brevetto non solo contestualmente al deposito della domanda, ma anche successivamente, entro un mese, come attualmente consentito da molti Paesi europei, dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) e dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO), mantenendo in ogni caso ferma la data di deposito.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato l'approvazione della riforma come un "traguardo importante" che "segna un cambio di passo anche nei processi di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei brevetti grazie all’abolizione del cosiddetto professor privilege: la titolarità delle invenzioni in mano alle Università con molta probabilità renderà più agevole il passaggio dell’innovazione dal sistema della ricerca a quello produttivo".

Condividi su FacebookCondividi su LinkedinCondividi su Twitter

Il testo del provvedimento:

  • LEGGE 24 luglio 2023, n. 102 - Modifiche al codice della proprieta' industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 (G.U. n.184 del 8-8-2023)

©2024 misterlex.it - [email protected] - Privacy - P.I. 02029690472