Sanzioni tributarie, ok preliminare dal Cdm al decreto di revisione

Articolo del 22/02/2024

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Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 21 febbraio 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo per la revisione del sistema sanzionatorio tributario, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111).

L’obiettivo del provvedimento è quello di semplificare il sistema sanzionatorio tributario eliminando sovrapposizioni e rendendo più facilmente esigibili i crediti dei contribuenti.

Il decreto introduce alcune disposizioni comuni alle sanzioni amministrative e penali prevedendo:

  • l’integrazione fra le diverse fattispecie sanzionatorie;
  • la revisione dei rapporti tra processo penale e processo tributario;
  • l’introduzione di meccanismi di compensazione tra le sanzioni da irrogare e quelle già irrogate (divieto del “bis in idem”);
  • la riduzione delle sanzioni.

Con riferimento alle sanzioni penali, le nuove norme attuano la revisione dei profili sanzionatori per gli omessi versamenti non reiterati.

Infine, per quanto riguarda le sanzioni amministrative, si prevede una maggiore proporzionalità tra le sanzioni rispetto alle condotte contestate, ferma restando la maggiore rilevanza di comportamenti fraudolenti, nonché una revisione della disciplina della recidiva dei cumuli e delle continuazioni. La sanzioni amministrative verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei.

Il viceministro Maurizio Leo ha dichiarato che con queste nuove norme “verranno colpiti i comportamenti fraudolenti, simulatori ed omissivi a danno del fisco” perché lo Stato infatti deve venire incontro ai contribuenti onesti, “ma non può e non deve abbassare la guardia nei confronti di coloro che fanno i furbi“.


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