Previdenza forense, ok alla riforma. Nuove regole dal 2024

Articolo del 04/11/2022

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Il Comitato dei Delegati di Cassa Forense ha approvato la riforma della previdenza forense.

È quanto reso noto la Cassa forense con un comunicato pubblicato ieri sul proprio sito istituzionale.

Il sistema contributivo in maniera graduale prenderà il posto dell'attuale sistema retributivo.

Entrata in vigore. Le nuove disposizioni saranno operative dal 1° gennaio 2024, dopo l’approvazione Ministeriale.

Le ragioni della riforma. L'intervento si è reso necessario per far fronte ai possibili problemi di sostenibilità finanziaria del sistema legati principalmente alla mutata demografia della professione.

Punti principali della Riforma: 

  • ai futuri iscritti si applicherà il sistema di calcolo contributivo delle prestazioni in modo integrale;
  • per gli avvocati con anzianità di iscrizione inferiore a 18 anni si applicherà un sistema di calcolo “misto”;
  • per gli avvocati già iscritti, con un’anzianità di almeno 18 anni, continuerà ad applicarsi l’attuale sistema retributivo, con la modifica del coefficiente di rendimento per il calcolo della pensione da 1,40% a 1,30%, solo per gli anni successivi all’entrata in vigore della riforma;
  • l’aliquota per il calcolo del contributo soggettivo verrà gradualmente innalzata di due punti (16% dal 2024 e 17% dal 2026);
  • il contributo soggettivo minimo verrà ridotto da circa 3.000 euro attuali a 2.200 euro.

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