Riscossione, in Gazzetta il decreto di riordino

Articolo del 09/08/2024

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Pubblicato in Gazzetta il decreto legislativo 29 luglio 2024, n. 110 che introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione, in attuazione delega in materia di riforma fiscale (Legge 111 del 2023)

Il decreto mira a un intervento organico per maggiore efficacia, imparzialità ed efficienza nel sistema, mantenendo un adeguato equilibrio con i diritti dei contribuenti.

Tra le misure introdotte, spicca per l’Agenzia delle entrate-riscossione (AdER) una pianificazione annuale che assicura la salvaguardia dei crediti tributari mediante una pronta notifica delle cartelle di pagamento e una tempestiva gestione del recupero.

Dal 2025 verrà applicato il principio del discarico automatico per i ruoli affidati ad AdER da 5 anni, escludendo quelli con crediti in procedimenti esecutivi o concorsuali. Il discarico non equivale a una cancellazione del debito, permettendo all'ente creditore di agire per la riscossione dei crediti non prescritti o di riaffidare il debito ad AdER in presenza di "nuovi e significativi elementi". Sul recupero dei crediti e del discarico automatico, è previsto il controllo del Ministero dell'economia e delle finanze e dell'ente creditore, che può contestare la decadenza o la prescrizione dei crediti. In caso di contestazione, l'agente della riscossione può optare per una definizione agevolata, versando un ottavo dell'importo del credito più interessi.

La responsabilità amministrativa e contabile degli agenti di riscossione si limita ai casi di dolo e colpa grave.

È prevista la creazione di una Commissione per valutare soluzioni legislative ai discarichi dei ruoli affidati ad AdER tra il 2000 e il 2024.

Il decreto prevede una disciplina specifica per le risorse proprie tradizionali dell'Unione Europea e le somme da recuperare come aiuti di Stato, escludendole dal discarico automatico.

Inoltre, si amplia la estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione dei debiti fiscali da 72 a 120, con possibilità di estensione in caso di peggioramento economico del debitore.

Infine, il decreto facilita la concentrazione della riscossione e semplifica le procedure per i rimborsi fiscali, rendendo più efficiente la gestione dei debiti iscritti a ruolo.


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