Festa nazionale di San Francesco d’Assisi: la legge istitutiva

Articolo del 09/10/2025

Pubblicata in Gazzetta la Legge 8 ottobre 2025 n. 151 che istituisce la “Festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia”, ma ha contestualmente inviato una lettera ai Presidenti di Camera e Senato per segnalare alcune perplessità di merito e metodo sul provvedimento.

Cosa prevede la legge

La legge prevede che il 4 ottobre di ogni anno sia riconosciuto come giornata festiva nazionale, in onore del Santo di Assisi, già patrono d’Italia dal 1939. L’intento è quello di celebrare i valori di pace, fraternità e tutela del creato, con iniziative pubbliche e scolastiche promosse in tutto il Paese.

La norma, composta da tre articoli, inserisce la ricorrenza nella legge 27 maggio 1949, n. 260, e consente a scuole, enti locali e associazioni del Terzo settore di organizzare eventi, manifestazioni e celebrazioni dedicate ai valori francescani. Le scuole, nell’ambito della propria autonomia, potranno promuovere attività didattiche e progetti educativi ispirati alla figura del Santo.

La festività sarà civile a tutti gli effetti, ma la sospensione delle attività lavorative e scolastiche potrà essere regolata solo con successivi provvedimenti o accordi settoriali.

Le disposizioni finanziarie

Per l’attuazione della legge è autorizzata una spesa annua di 10,68 milioni di euro a decorrere dal 2027, di cui 8,79 milioni destinati al Servizio sanitario nazionale. Le risorse provengono dal fondo istituito dalla legge di stabilità 2014.

I rilievi del Capo dello Stato

In fase di promulgazione della Legge, il Presidente della Repubblica Mattarella ha sollevato i seguenti rilievi:

  • il rischio che l’introduzione di una nuova festività nazionale, senza una revisione complessiva del calendario civile, possa avere effetti economici e organizzativi rilevanti;

  • la necessità di valutare l’impatto della misura sul mondo del lavoro, sui comparti produttivi e sui servizi pubblici essenziali;

  • l’opportunità di evitare che la legge, pur ispirata a una figura di valore universale, possa risultare in contrasto con il principio di laicità dello Stato, che impone equilibrio tra riconoscimento delle tradizioni storiche e rispetto di tutte le confessioni.

Il Capo dello Stato ha quindi auspicato che il Parlamento possa “tenere conto di tali profili in eventuali future modifiche o interventi di coordinamento normativo”.

Il significato del provvedimento

La legge riconosce la figura di San Francesco d’Assisi come emblema universale di fraternità e testimonianza di pace. In molti interventi parlamentari è stato sottolineato il valore identitario e culturale della data del 4 ottobre, già celebrata da tempo in Umbria e in diversi Comuni italiani.

Nonostante i rilievi del Quirinale, la decisione di procedere comunque alla promulgazione conferma la piena legittimità formale della legge, ma evidenzia un dialogo istituzionale volto a garantire la coerenza dell’ordinamento e a bilanciare aspetti etici, sociali e costituzionali.

Prospettive applicative

L’entrata in vigore è fissata al 1° gennaio 2026. La Festa nazionale di San Francesco sarà ufficialmente inserita nel calendario civile. Sarà compito del Governo definire i decreti attuativi che disciplineranno le modalità di celebrazione e gli eventuali interventi di coordinamento con le altre festività riconosciute.

La legge rappresenta un riconoscimento solenne ai valori francescani, che da oggi entrano stabilmente nel patrimonio civile e morale della Repubblica.

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LEGGE 8 ottobre 2025, n. 151

Istituzione della festa nazionale di San Francesco d'Assisi

(G.U. n.236 del 10-10-2025)

>> IL TESTO DELLA LEGGE

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