Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 14 luglio 2025, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo recante il "Testo unico in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA)", in attuazione della Legge n. 111 del 2023, delega per la riforma fiscale.
Il provvedimento costituisce una delle tappe centrali della riforma fiscale varata dal Governo, con l’obiettivo di semplificare, modernizzare e razionalizzare la disciplina dell’IVA, adeguandola ai più recenti sviluppi normativi europei e alle esigenze dell’economia digitale.
Il nuovo Testo unico si propone di razionalizzare e aggiornare l'intera disciplina IVA, con l'obiettivo di semplificare la normativa, modernizzarla secondo le direttive europee più recenti, rafforzare gli strumenti contro l'evasione fiscale e promuovere la digitalizzazione degli adempimenti tramite strumenti elettronici integrati.
Il nuovo testo, di natura compilativa, è articolato in 171 articoli suddivisi in 18 Titoli, e accorpa:
il d.P.R. n. 633/1972, che regolava le operazioni IVA sul territorio nazionale;
il decreto-legge n. 331/1993, relativo alle operazioni intra-unionali;
una pluralità di norme settoriali e speciali (es. arte, antiquariato, collezionismo) che hanno nel tempo modificato la disciplina IVA.
Tra le innovazioni introdotte dal Testo unico si segnalano:
Digitalizzazione e fatturazione elettronica: viene valorizzato l’uso della fattura elettronica e della dichiarazione IVA precompilata, in un'ottica di maggiore efficienza e trasparenza.
Eliminazione della bolla di accompagnamento all’esportazione, sostituita dalla prova di uscita doganale, in linea con il diritto dell’UE.
Nuove regole sulla territorialità degli eventi streaming: l'art. 19 introduce disposizioni specifiche per i servizi digitali, rispondendo alle nuove forme di fruizione online.
Uscita delle società FTSE MIB dallo split payment: a partire dal 1° luglio 2025, tali società non saranno più soggette a questo meccanismo, che resta invece per altri soggetti pubblici.
Regime transfrontaliero di franchigia per i soggetti minori, volto a ridurre gli adempimenti e favorire la concorrenza tra microimprese.
Esenzione IVA per prestazioni di chirurgia estetica, in linea con orientamenti normativi e giurisprudenziali.
Razionalizzazione delle esenzioni e aggiornamento delle aliquote, con sistematizzazione delle modifiche intervenute negli ultimi anni.
Non fanno parte del nuovo Testo unico IVA le norme in materia di sanzioni e accertamento, oggetto di un autonomo Testo unico Sanzioni, nel quadro della complessiva riorganizzazione del sistema fiscale.
Il nuovo Testo unico IVA entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2026, consentendo a imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni di adeguare per tempo i propri sistemi contabili e informatici.
Documenti correlati:
Delega al Governo per la riforma fiscale
Legge n.111 del 09/08/2023