Tutele per i lavoratori con malattie oncologiche, invalidanti e croniche: la legge in Gazzetta

Articolo del 28/07/2025

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È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge 18 luglio 2025, n. 106, recante misure di tutela per i lavoratori pubblici e privati affetti da malattie oncologiche, invalidanti o croniche, anche rare.

Il provvedimento introduce importanti garanzie in tema di conservazione del posto di lavoro, permessi retribuiti e accesso allo smart working, rispondendo alle richieste avanzate da associazioni di pazienti, sindacati e comunità scientifica.

Congedo non retribuito fino a 24 mesi

La nuova legge riconosce ai lavoratori con una diagnosi certificata da malattia oncologica, invalidante o cronica che comporti un grado di invalidità pari o superiore al 74%, il diritto a un congedo non retribuito, continuativo o frazionato, per un massimo di 24 mesi nell’arco della vita lavorativa.

Durante tale periodo:

  • il posto di lavoro è garantito, con sospensione del rapporto ma senza rischio di licenziamento;

  • il congedo non è retribuito né vale ai fini dell’anzianità o della pensione, salvo possibilità di riscatto contributivo a carico del lavoratore (con le regole della prosecuzione volontaria);

  • è vietato svolgere qualsiasi altra attività lavorativa.

Tali malattie devono essere certificate da un medico del SSN o convenzionato; i controlli potranno avvalersi del Sistema tessera sanitaria e del Fascicolo sanitario elettronico.

Permessi retribuiti aggiuntivi per cure mediche

A partire dal 1° gennaio 2026, i lavoratori con malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, o con gravi malattie croniche invalidanti (sempre con invalidità ≥ 74%), avranno diritto a 10 ore annue di permesso retribuito aggiuntivo per:

  • esami clinici;

  • visite mediche;

  • cure terapeutiche prescritte.

Tali permessi:

  • si sommano a quelli già previsti dalla normativa vigente e dai CCNL;

  • spettano anche ai genitori lavoratori con figli minori affetti da tali patologie;

  • danno diritto a un’indennità economica e alla contribuzione figurativa, applicando le regole delle terapie salvavita;

  • sono anticipati dal datore di lavoro nel settore privato (con conguaglio presso l’ente previdenziale) e gestiti direttamente dalle amministrazioni nel settore pubblico.

Priorità per il lavoro agile

Una volta rientrati dal periodo di congedo, i lavoratori affetti dalle patologie sopra indicate hanno diritto di accesso prioritario al lavoro agile, se compatibile con le mansioni.

Questa misura agevola il ritorno al lavoro, garantendo flessibilità organizzativa e conciliando le esigenze di salute con l’attività lavorativa.

Tutele anche per i lavoratori autonomi

Per i lavoratori autonomi affetti da tali malattie, la legge prevede la possibilità di sospendere la prestazione lavorativa fino a 300 giorni annui, senza corrispettivo ma anche senza rischio di perdita dell’attività.

Fondo per premi di laurea alla memoria

Viene istituito presso il Ministero dell’università e della ricerca un Fondo di 2 milioni di euro l’anno (dal 2026) per assegnare premi di laurea alla memoria di pazienti oncologici, destinati a studenti meritevoli laureati in:

  • Medicina e chirurgia,

  • Scienze biologiche,

  • Biotecnologie,

  • Farmacia e CTF,

  • Professioni sanitarie.

I criteri per l’attribuzione dei premi saranno stabiliti con decreto interministeriale da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Una svolta per l’inclusione lavorativa

Con questa legge, il legislatore colma un vuoto normativo storico. In Italia, oltre 3,7 milioni di persone vivono dopo una diagnosi di tumore, e fino ad oggi mancavano tutele effettive per il mantenimento del posto di lavoro.

Grazie a queste nuove disposizioni:

  • si promuove una reale inclusione lavorativa delle persone fragili;

  • si riduce il rischio di licenziamento e marginalizzazione;

  • si favorisce un approccio flessibile e umano nella gestione del rapporto di lavoro.

Limiti e prospettive

Alcune criticità restano: in particolare, la soglia del 74% di invalidità potrebbe escludere una fascia di lavoratori comunque bisognosi di tutela. Tuttavia, la legge rappresenta un primo passo concreto in direzione di una maggiore equità, e lascia spazio a future integrazioni attraverso la contrattazione collettiva.

Una riforma trasversale, sostenuta da tutte le forze politiche, che segna un importante avanzamento culturale e giuridico.


Documenti correlati:

  • LEGGE 18 luglio 2025, n. 106
    Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche (GU n.171 del 25-7-2025)

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