Scopriamo insieme le principali novità giuridiche della newsletter settimanale di Mister Lex n. 38 del 2025:
Separazione delle carriere. Terzo sì della Camera alla riforma costituzionale sull'ordinamento giudiziario. Il testo torna al Senato per il quarto ed ultimo passaggio necessario.
Intelligenza artificiale. Ok definitivo alla legge. Nuove regole su sanità, lavoro, PA e giustizia; introdotto il reato di deepfake; tutela dei minori e del copyright e previsto un investimenti per 1 miliardo.
Montagna da promuovere! Ok definitivo alla legge che riconosce le zone montane come aree di interesse nazionale: 200 milioni l’anno per sanità, scuola, internet veloce e incentivi contro lo spopolamento.
Passeggero coinvolto in incidente stradale. La Cassazione (ord. 25033) chiarisce: puoi chiedere subito il risarcimento all’assicurazione del veicolo su cui viaggiavi, anche se l’altro mezzo ha targa estera. La tutela del terzo trasportato non conosce confini!
Orario di lavoro e caregiver familiari. La Corte di giustizia (C-38/24) estende la tutela contro la discriminazione indiretta anche ai genitori di figli disabili: il datore deve offrire soluzioni ragionevoli, salvo oneri sproporzionati.
Assegni post-datati? Il CNF (sent. 47/2025) ribadisce: l’avvocato non può accettarli come pagamento. Violano la legge e il decoro professionale, con rischi anche tributari.
Rinunciare a un immobile. Le Sezioni Unite (n. 23093) confermano la legittimità della rinuncia abdicativa. Si tratta di atto unilaterale da stipulare davanti al notaio e da trascrivere con cui lo Stato diventa proprietario dell'immobile.
Alloggi ERP senza titolo. Riccardo Renzi commenta la sentenza del TAR Lombardia (n. 2869) che ribadisce: chi occupa un immobile popolare senza un valido titolo non deve rivolgersi al giudice amministrativo ma a quello ordinario.
Google Earth e abusivismo. Il TAR Campania (sent. 6059) precisa che le immagini satellitari sono prove valide per ordinare la demolizione di immobili abusivi.
Le altre news:
Ne bis in idem in Europa. La Corte di giustizia Ue (C-802/23) ribadisce: niente doppio processo per gli stessi fatti, anche se qualificati giuridicamente in modo diverso. Conta la materialità delle condotte, non le etichette.
Maltrattamenti in classe. La Cassazione (n. 30123) ribadisce: risponde del reato anche l’insegnante che assiste senza intervenire. L’omissione equivale a partecipazione, e il minore che guarda è persona offesa per violenza assistita.
Per questa settimana è tutto,
Salvis Juribus
Mister Lex
P.S. Contribuisci a diffondere questa newsletter invitando i tuoi colleghi a iscriversi su www.misterlex.it/register