LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TRIBUTARIA
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LUPI Fernando – Presidente –
Dott. CAPPABIANCA Aurelio – rel. Consigliere –
Dott. D’ALESSANDRO Paolo – Consigliere –
Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere –
Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ordinanza
sul ricorso proposto da:
A.M., elettivamente domiciliato in Roma, via CARDINAL DE LUCA N. 10, presso l’avv. Tullio Elefante, che lo rappresenta e difende;
– ricorrente –
contro
AGENZIA DELLE ENTRATE, in persona del direttore pro tempore, elettivamente domiciliata in Roma, via dei Portoghesi n. 12, presso l’Avvocatura Generale dello Stato, che la rappresenta e difende;
– controricorrente –
EQUITALIA POLIS S.P.A. in persona del legale rappresentante pro tempore;
– intimata –
per la cassazione della sentenza della Commissione tributaria regionale della Campania, sez. 48^, n. 145, depositata il 26.11.2007.
Letta la relazione scritta redatta dal consigliere relatore Dott. Aurelio Cappabianca;
constatata la regolarità delle comunicazioni di cui all’art. 380 bis c.p.c., comma 3.
PREMESSO IN FATTO
– Che la società contribuente propone ricorso per cassazione avverso la sentenza indicata in epigrafe, che ne ha respinto l’appello avverso la decisione di primo grado a sua volta reiettiva del ricorso proposto avverso cartella di pagamento n. ***** per iva relativa all’annualità 1995;
rilevato:
che, nel costituirsi nel presente giudizio, l’Agenzia delle Entrate ha dato atto dell’avvenuto sgravio della cartella, conseguente all’annullamento in autotutela del prodromico avviso di rettifica;
ritenuto:
– che, alla stregua degli esposti rilievi, s’impone la declaratoria d’inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza d’interesse, nelle forme di cui agli artt. 375 e 380 bis c.p.c.;
– che, per la natura della controversia e per tutte le peculiarità della fattispecie, si ravvisano le condizioni per disporre la compensazione delle spese del giudizio.
P.Q.M.
La Corte: dichiara inammissibile ricorso; compensa le spese.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio, il 9 giugno 2010.
Depositato in Cancelleria il 10 agosto 2010