Elezioni amministrative e referendum 2025: le date e le modalità

Articolo del 19/05/2025

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Domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025 si voterà per le elezioni amministrative in un centinaio di comuni fra cui Genova, Ravenna, Taranto e Matera.

Due settimane dopo, domenica 8 e lunedì 9 giugno, si terranno gli eventuali ballottaggi, giorni in cui si voterà anche per i cinque referendum abrogativi.

È quanto prevede il decreto-legge 19 marzo 2025, n. 27 recante disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali del 2025, convertito con legge 15 maggio 2025 n. 72.

I quesiti referendari

I cinque quesiti, che hanno superato il vaglio della Consulta, sono:

  1. Stop ai licenziamenti illegittimi: abrogazione della disciplina introdotta dal Jobs Act che limita il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento ingiustificato nelle imprese con più di 15 dipendenti.

  2. Indennità nei licenziamenti delle piccole imprese: abrogazione parziale delle norme che fissano un tetto agli indennizzi per i licenziamenti nelle piccole imprese.

  3. Contratti a termine: abrogazione parziale delle norme che regolano la durata massima e le condizioni per proroghe e rinnovi dei contratti di lavoro a termine.

  4. Responsabilità negli appalti: abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, appaltatore e subappaltatore per infortuni subiti dai lavoratori delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

  5. Riduzione del requisito di residenza per la cittadinanza italiana: riduzione da 10 a 5 anni del requisito di residenza per ottenere la cittadinanza italiana per i residenti stranieri.

Votazioni su due giorni: domenica e lunedì

Una delle principali novità riguarda la durata delle operazioni di voto. Per il 2025, le elezioni amministrative e le consultazioni referendarie si svolgeranno in due giorni consecutivi (domenica e lunedì), anziché in un solo giorno come stabilito in precedenza. La scelta risponde alla necessità di garantire un'ampia partecipazione degli elettori.

Regole per lo svolgimento congiunto di elezioni e referendum

Il decreto prevede norme specifiche per il caso in cui le elezioni amministrative e i referendum si tengano contemporaneamente. In particolare, vengono stabilite le modalità di:

  • scrutinio delle schede, con un ordine prestabilito per garantire la correttezza delle operazioni;

  • ripartizione delle spese tra le diverse amministrazioni coinvolte.

Voto per domiciliati in province diverse

Per la prima volta, il decreto consente il voto ai cittadini che, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, si trovano temporaneamente domiciliati in un comune di una provincia diversa da quella di residenza. La misura si applica alle sole consultazioni referendarie, ampliando così la platea di elettori che possono esprimere la propria scelta senza dover rientrare nel comune di residenza.

Potenziamento del Sistema Informativo Elettorale (SIEL)

Per migliorare la gestione del processo elettorale, il decreto prevede un potenziamento del Sistema Informativo Elettorale (SIEL) del Ministero dell'Interno. Il sistema viene aggiornato per garantire maggiore efficienza e rapidità nell'elaborazione dei dati elettorali.

Firma elettronica qualificata per la sottoscrizione delle liste

Un'altra innovazione riguarda la sottoscrizione delle liste di candidati. Gli elettori impossibilitati ad apporre una firma autografa potranno utilizzare la firma elettronica qualificata, rendendo più accessibile il processo di presentazione delle candidature.


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