Referendum, le motivazioni della Consulta: stop all'autonomia differenziata, via libera su cittadinanza e Jobs Act

Articolo del 10/02/2025

Condividi su FacebookCondividi su LinkedinCondividi su Twitter

La Corte costituzionale, con 6 sentenze depositate il 7 febbraio 2025, ha deciso sull'ammissibilità dei quesiti referendari proposti, tracciando una linea netta: inammissibile il referendum sull’autonomia differenziata, mentre ha dato il via libera ad altri cinque quesiti relativi a cittadinanza, Jobs Act, licenziamenti nelle piccole imprese, contratti a termine e responsabilità solidale negli appalti.

Autonomia differenziata: un veto della Consulta

Con la sentenza n. 10 la Corte ha dichiarato inammissibile il quesito referendario sull'autonomia differenziata (legge n. 86 del 2024), già al centro del dibattito a seguito della sentenza n. 192 del 2024.

La Corte ha motivato la decisione sottolineando che l’oggetto e la finalità del quesito mancavano di chiarezza, compromettendo così una scelta consapevole da parte degli elettori. La formulazione proposta avrebbe, di fatto, trasformato il referendum in una scelta generale sull’autonomia differenziata e, indirettamente, sull’art. 116, terzo comma, della Costituzione. La Corte ha ribadito che una questione di tale natura non può essere affrontata attraverso un referendum abrogativo, ma richiede un percorso di revisione costituzionale.

I referendum dichiarati ammissibili

Di diverso tenore la decisione sugli altri cinque quesiti, dichiarati ammissibili in quanto non rientrano nelle ipotesi di esclusione previste dall’ordinamento costituzionale.

Ecco i quesiti approvati:

  1. Cittadinanza italiana: riduzione dei tempi di residenza legale per la richiesta di cittadinanza da 10 a 5 anni per stranieri extracomunitari maggiorenni (sentenza n. 11).
  2. Jobs Act e licenziamenti illegittimi: abrogazione parziale delle norme sul contratto a tutele crescenti (sentenza n. 12).
  3. Licenziamenti nelle piccole imprese: modifica delle norme sull’indennità di licenziamento per le aziende di dimensioni ridotte (sentenza n. 13).
  4. Contratti a termine: revisione delle disposizioni su durata massima, proroghe e rinnovi dei contratti subordinati a tempo determinato (sentenza n. 14).
  5. Responsabilità solidale negli appalti: eliminazione della responsabilità solidale tra committente, appaltatore e subappaltatore per infortuni derivanti da rischi specifici delle imprese appaltatrici o subappaltatrici (sentenza n. 15).

©2024 misterlex.it - [email protected] - Privacy - P.I. 02029690472