Mattarella: indipendenza della magistratura è pilastro della democrazia. Il discorso al CSM

Articolo del 24/01/2023

I compiti che la Costituzione e la legge affidano al CSM sono volti ad assicurare l’indipendenza della magistratura, pilastro della nostra democrazia e sancita dalla Costituzione.

È quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di commiato dei componenti del CSM uscenti tenutasi il 24 gennaio 2023 al Palazzo del Quirinale. 

Il Presidente ha iniziato il suo discorso rivolgendo un saluto cordiale al Presidente della Camera, alla Presidente della Corte costituzionale, al Vicepresidente del Senato, al Ministro della giustizia e a tutti i presenti. Ha anche accolto i nuovi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura e ha ringraziato il Vice Presidente, David Ermini, per il lavoro svolto durante il mandato.

Mattarella ha sottolineato che è stata una consiliatura complessa, segnata da gravi episodi, ma il CSM ha cercato di superare le tensioni per assicurare il corretto funzionamento degli uffici giudiziari.

Il Presidente ha menzionato l'azione del Consiglio durante l'emergenza della pandemia e la diffusione delle buone prassi per rendere più incisiva l'azione giudiziaria su tutto il territorio nazionale.

Il Presidente ha ribadito l'importanza dell'indipendenza della magistratura come pilastro della democrazia e ha espresso la sua fiducia nei valori costituzionali e nella storia della magistratura per affrontare le difficoltà e assicurare il rispetto della legalità.

L'intervento del Capo dello stato giunge dopo le polemiche legate all'intervento del ministro Nordio sul rapporto fra magistratura e politica,  che hanno portato anche alla presentazione di una petizione per le dimissioni del Guardasigili.

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Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di commiato dei componenti il CSM uscenti

Palazzo del Quirinale, 24/01/2023 (II mandato)

Rivolgo un saluto cordiale al Presidente della Camera, alla Presidente della Corte costituzionale, al Vicepresidente del Senato, al Ministro della giustizia e a tutti i presenti. Un benvenuto ai nuovi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, presenti a questa cerimonia di commiato dei Consiglieri uscenti, ai quali, in particolare, è dedicato questo incontro.

Desidero ringraziare il Vice Presidente, David Ermini, per avere responsabilmente assolto il ruolo assegnatogli. Nel corso del mandato ha dimostrato alto senso delle istituzioni, nel condurre i lavori di questo Consiglio durante il suo percorso anche nei momenti più difficili.

È stata una consiliatura complessa, segnata da gravi episodi che l’hanno colpita. Malgrado questo, grazie al contributo dei suoi componenti, il Consiglio Superiore ha cercato di superare le profonde tensioni prodotte da quelle vicende, per assicurare il corretto funzionamento degli uffici giudiziari.

Tra le altre iniziative e attività significative, particolarmente proficua si è rivelata l’azione del Consiglio durante l’emergenza della pandemia, nel corso della quale ha sostenuto i dirigenti nella definizione di soluzioni organizzative in grado di assicurare lo svolgimento dell’attività giudiziaria.

Efficace è stata anche la diffusione delle buone prassi al fine di rendere più incisiva l’azione giudiziaria su tutto il territorio nazionale, con l’intento di dare impulso a modelli organizzativi efficienti e, dunque, idonei a eliminare i divari nella risposta di giustizia.

Per tutte queste attività, e altre che non ricordo, ringrazio il Consiglio uscente.

I compiti che la Costituzione e la legge affidano al CSM sono volti ad assicurare l’indipendenza della magistratura, pilastro della nostra democrazia e sancita dalla Costituzione.

Attraverso l’esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo il Consiglio Superiore deve garantire, nel modo migliore, l’autonomia e l’indipendenza della giurisdizione; e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose.

La magistratura ha nei valori costituzionali, nel suo ambito e nella sua storia, le risorse per affrontare le difficoltà e per assicurare - con autorevolezza e con credibilità - il rispetto della legalità indispensabile per la vita e la crescita civile della società e del nostro Paese nel suo complesso.

Nel rinnovare il mio cordiale saluto, esprimo nuovamente un ringraziamento sentito al Vicepresidente e ai Consiglieri uscenti, per l’impegno profuso e per l’attività svota nel corso del mandato. E sono certo che il nuovo Consiglio saprà svolgere le sue funzioni nel quadro di corretti rapporti istituzionali, nell’interesse preminente della Repubblica.

Auguri di buon lavoro.

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